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Israele, spari a Tel Aviv: ferito un uomo, ucciso l'attentatore palestinese

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Un uomo è rimasto gravemente ferito da colpi d’arma da fuoco a Tel Aviv in un sospetto attacco terroristico. In un comunicato, le forze dell’ordine hanno fatto sapere che l’aggressore armato è stato colpito ed è morto. La sparatoria è avvenuta a Montefiore Street, a Tel Aviv, secondo quanto riferisce il Jerusalem Post. Il ferito grave è un uomo sui 40 anni, una guardia municipale, ora ricoverato al Tel Aviv Sourasky Medical Center. Almento altre due persone sono rimaste ferite in modo lieve.

 L’uomo palestinese che ha effettuato l’attacco a fuoco a Tel Aviv, in cui è rimasto gravemente ferito un israeliano, è stato identificato dall’intelligence interna dello Shin Bet come un membro del gruppo terroristico della Jihad islamica palestinese, proveniente dal campo profughi di Jenin, nel Nord della Cisgiordania. L’uomo è morto per le ferite riportate dopo l’intervento della polizia. Lo riportano i media israeliani. Secondo lo Shin Bet, Kamel Abu Bakr, 22 anni, residente a Rummanah, si era nascosto nel campo profughi di Jenin negli ultimi sei mesi. Abu Bakr non aveva un permesso di ingresso in Israele a causa della sua affiliazione alla Jihad islamica. Secondo il commissario di polizia Kobi Shabtai, «si era dichiarato al martirio». 

L'attentato non influenzerà il programma delle tradizionali manifestazioni del sabato a Tel Aviv contro la riforma della Giustizia. I manifestanti hanno iniziato a radunarsi in tutto il Paese per la 31a settimana di proteste contro il governo Netanyahu. «La protesta contro il golpe giudiziario si svolgerà come previsto in modo sicuro e in pieno coordinamento con la polizia», hanno fatto sapere gli organizzatori dando come sempre appuntamento a Kaplan Street. 

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