Niger, ultimatum di Parigi (che sapeva del golpe). E i ribelli chiedono aiuto a Wagner
Sono ore decisive per il Niger e per gli equilibri geopolitici dell'Africa subsahariana. L'ultimaturm dell'Ecowas, la Comunità economica degli Stati dell'Africa Occidentale, ai golpisti per il rilascio del presidente eletto, Moahmed Bazoum scade domenica 6 agosto, termine ribadito dalla Francia. "I capi di Stato maggiore" dell’Ecowas "si sono incontrati, hanno svolto preparativi", quindi "è tempo che i golpisti rinuncino alla loro avventura", ha detto la ministra francese degli Esteri, Catherine Colonna, nel corso di un’intervista a Radio France international. "Le decisioni che sono state prese dall’Ecowas subito dopo il golpe rappresentano una pressione, una chiara richiesta dei paesi della regione" affinché vengano ripristinati "entro sette giorni l’ordine costituzionale e la volonta del popolo del Niger", ha spiegato. Ciò significa "che i golpisti devono cedere il potere entro domenica", ha aggiunto. "Se i responsabili di questo tentativo di colpo di stato non dovessero ascoltare le richieste fatte loro dall’Ecowas, allora i Capi di Stato interessati dovrebbero prendere una decisione", ha detto ancora Colonna.
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Una resta dei ribelli sembra tuttavia lontana. La giunta militare che si è insediata in Niger e che ora è minacciata da un intervento militare dall’organizzazione che raccoglie i Paesi dell’Africa occidentale, ha chiesto infatti aiuto al gruppo mercenario russo Wagner, attivo nella regione e secondo molti osservatori molto interessato alle sorti del Paese. A riferirlo è l’agenzia Associated Press, che cita un analista. La richiesta ai mercenari di Yevgeny Prigozhin è stata avanzata da uno dei leader golpisti, il generale Salifou Mody, che si è recato nel vicino Mali, dove ha preso contatto con qualcuno di Wagner, ha riferito all’Ap Wassim Nasr, giornalista e ricercatore presso il Soufan Center; la fonte ha aggiunto che tre fonti maliane e un diplomatico francese hanno confermato l’incontro, di cui peraltro aveva già parlato France 24. "Hanno bisogno di Wagner perché diventeranno la loro garanzia per rimanere al potere", ha spiegato, aggiungendo che il gruppo sta prendendo in considerazione la richiesta.
Intanto emerge un retroscena clamoroso. Secondo il Corriere della Sera l'Eliseo sapeva del pericolo colpo di Stato: qualche ora prima che la Guardia presidenziale guidata da Tchiani prendesse in ostaggio il presidente Bazoum, il 26 luglio, l'intelligence francese aveva consigliato al presiedente Emmanuel Macron di inviare le forze speciali, ma secondo i servizi segreti francesi, l'Eliseo avrebbe deciso di non intervenire “per timore di sembrare colonialisti”.