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Niger, la "firma" di Putin sul golpe. L'Ucraina accusa: dietro c'è la Russia

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Il governo italiano ha messo a disposizione un volo speciale per i 91 italiani in Niger, dopo il colpo di Stato della settimana scorsa, ma insiste che la situazione è ancora tranquilla nel Paese; e aggiunge che "l’ambasciata a Niamey rimarrà aperta e operativa, anche per contribuire agli sforzi di mediazione in corso". La Francia, che dopo il golpe ha visto violente proteste anti-francesi a margine della manifestazione filo-golpista di domenica, riporterà indietro i suoi connazionali, circa 600 persone, già in giornata: lo farà in un arco di tempo "molto rapido (c’è stata una riunione al Quai d’Orsay per coordinare i preparativi) e potranno aderirvi i cittadini europei che desiderano lasciare il Paese".  Ex potenza coloniale, con forti interessi in Niger -settimo produttore mondiale di uranio, che il sistema elettrico Oltralpe utilizza per le proprie centrali nucleari- la Francia assicura che non ha "altro obiettivo" che la sicurezza dei suoi cittadini in Niger e ha smentito le accuse dei golpisti che Parigi voglia "intervenire militarmente".

 

Intanto le vicende del Paese africano sono sempre più intrecciate con quelle della guerra in Ucraina. Dal ruolo dei mercenari di Wagner alla mano di Vladimir Putin, ad accusare Mosca di essere dietro al golpe in Niger è il capo ufficio di presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak. "Ora è assolutamente chiaro che la Russia è dietro il cosiddetto ’colpo di stato militare' in Niger - ha scritto su Twitter - È una tattica russa standard: distogliere l’attenzione, cogliere l’attimo ed espandere il conflitto". Secondo Podolyak "il sostegno dei rappresentanti filorussi ai ribelli in Mali e Burkina Faso (dove il gruppo Wagner svolge un ruolo attivo) non fa che aumentare la convinzione che la Russia abbia uno piano per provocare instabilità per minare l’ordine della sicurezza globale". Per Podolyak è "tempo di trarre le giuste conclusioni: solo la rimozione del clan di Putin e la rinascita politica della Russia possono assicurare al mondo la stabilità e l’inviolabilità delle regole".

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