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Londra diventa una maxi-fascia verde: 12,50 sterline al giorno l'auto, è bufera

Alessandra Zavatta 
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Per muoversi a Londra in auto residenti e turisti dovranno pagare dodici sterline e mezzo al giorno. L'Alta corte di giustizia ha respinto il ricorso di cinque consigli municipali guidati dai conservatori contro l'espansione della Ultra low emission zone (Ulez), la zona a bassissima emissione. Zona che, da alcuni quartieri del centro storico ad elevato flusso di traffico veicolare, verrà estesa a fine agosto all’intera Greater London. Dove vivono nove milioni di persone e dove si recano, per turismo e per lavoro, circa venti milioni di persone ogni anno.

 

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, laburista che ha puntato molto sul risparmio energetico e l’ecologia, ha definito l’allargamento della “fascia verde” una “mossa fondamentale per contrastare l'aria tossica”. In questo modo i proprietari delle auto più inquinanti dovrebbero pagare per guidare. I conducenti di veicoli che non soddisfano gli standard Ulez - auto a benzina immatricolate prima del 2006 e diesel registrati prima del 2015 - dovranno sborsare 12,50 sterline al giorno quando entrano nella Ulez. I distretti londinesi di Bexley, Bromley, Harrow e Hillingdon, insieme al consiglio della contea del Surrey, hanno avviato un'azione legale lo scorso febbraio. Davanti all'Alta corte gli avvocati, come riportato dal quotidiano britannico The Guardian, hanno sostenuto che il sindaco Khan "non si era consultato adeguatamente, aveva oltrepassato i propri poteri e aveva fornito un piano di rottamazione imperfetto da 110 milioni di sterline".

 

L'Ulez è stato lanciato nel centro storico di Londra nel 2019, ed è stato ampliato  fino alle strade North e South Circular, nell'ottobre 2021 e adesso si amplierà ancora. Per autobus, autocarri e pullman che non rispettano gli standard l’eco-tassa è di cento sterline. L'espansione pianificata in tutta la Greater London è ora diventata una questione politica e i Laburisti temono che Sadiq Khan possa non essere riconfermato sindaco alle elezioni amministrative del prossimo maggio a causa della rabbia degli automobilisti per via dell’allargamento della “fascia verde”. Il leader del Labour Party, Keir Starmer, teme un’emorragia di voti, visto che “molti lavoratori non possono permettersi di pagare quella tassa”.

Il primo ministro conservatore, da parte sua, Rishi Sunak ha annunciato una revisione dell’implementazione dei quartieri a basso traffico in tutta la Gran Bretagna, sottolineando che la maggior parte delle persone nel Paese si sposta in auto e dipende dalle proprie auto”. Secondo Transport for London, la municipalizzata che gestisce i trasporti pubblici nella capitale del Regno Unito, solo il 6% circa dei veicoli che adesso entrano nella zona paga una tassa e circa il 15% dei veicoli guidati nella periferia di Londra non sono conformi agli standard.

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