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Golpe in Niger, bomba migranti sull'Europa: "Gravi conseguenze"

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Quali possono essere le ripercussioni del tentativo di colpo di Stato in Niger per l'Europa? A rispondere a questa domanda sono gli analisti della Konrad Adenauer Foundation (Kas), un think tank tedesco che si occupa tra l'altro della zona dell'Africa subsahariana. Il capo del programma Sahel della fondazione, Ulf Laessing, ha detto all'agenzia di stampa tedesca Dpa che il golpe guidato dal generale Tchiani che mercoledì ha destituito il presidente Mohamed Bazoum,  potrebbe avere conseguenze di vasta portata sull’azione dell’Ue per frenare la migrazione illegale attraverso il Mediterraneo. Questo perché "gli accordi precedenti diventerebbero in gran parte inefficaci se la nuova leadership militare nel Paese del Sahel non continuasse la cooperazione con l’Europa. "Senza il Niger, la strategia (dell’Europa, ndr) crollerà", ha affermato Laessing, il cui think tank è vicino, ma indipendente, all’Unione Cristiano-Democratica (Cdu). 

 

La situazione nel Paese è tesissima. L’Ecowas, la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, ha dato un ultimatum ai golpisti: sette giorni di tempo per liberare Bazoum o saranno adottate "misure" tra cui "l’uso della forza". Intanto i manifestanti filo-golpisti hanno tentato di entrare nell’ambasciata francese a Niamey: non ci sono riusciti ma sono riusciti a strappare la targa installata sulla porta della legazione. I facinorosi, circa un centinaio di persone, provenivano dalla manifestazione golpista organizzata nella piazza dinanzi all’Assemblea nazionale, dove sventolavano bandiere russe e sono stati scanditi slogan contro la Francia e la forza militare Barkhane dispiegata da Parigi nel Paese africano. I manifestanti hanno cercato di entrare nella struttura, ma il cordone di polizia allestito lo ha impedito.

 

Alcuni di loro, però, sono riusciti a superare le barriere e hanno divelto la targa installata sulla porta. A quel punto gli agenti sono riusciti disperdere con i lacrimogeni i manifestanti, che si sono allontanati in piccoli gruppi nelle vie del quartiere (il quartiere delle ambasciate proprio per l’elevata presenza di sedi diplomatiche). Subito dopo, da Parigi, il governo francese ha avvertito che in caso di attacchi contro cittadini, soldati, diplomatici o compagnie francesi in Niger, Parigi "risponderà immediatamente e con decisione". Una situazione di cui cerca di beneficiare la Russia con il braccio armato del gruppo Wagner di Yevgeny Prigozhin. 

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