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Cina, il ministro degli Esteri Gang è sparito: il mistero e l'ipotesi choc

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Si tinge di mistero il giallo della prolungata assenza dalla scena pubblica del ministro degli Esteri cinese. Del 57enne Qin Gang non si hanno notizie dal 25 giugno scorso, all’indomani dell’ammutinamento fallito dei mercenari della Wagner, quando il ministro incontrò a Pechino il vice ministro degli Esteri russo, Andrey Rudenko, nell’ultimo giorno in cui la sua attività viene riportata ufficialmente dal ministero da lui guidato. Qin è al centro dei pettegolezzi, sui social, per una relazione extraconiugale con una conduttrice di Phoenix Tv, Fu Xiaotian, 40 anni, anch’essa, di recente, scomparsa dai riflettori. 

 

 

Rumor sulla presunta liaison sono stati rilanciati dai media di Taiwan e di Hong Kong: galeotta sarebbe stata un’intervista concessa alla giornalista, presentatrice e produttrice del programma «Talk with world leaders» a marzo dello scorso anno, quando Qin era ancora ambasciatore cinese negli Usa. Nessuna conferma o smentita, per ora, appare dai canali social dell’emittente, o della diretta interessata. Al di là dell’aspetto da gossip estivo, meno gradevole, per i due, è l’attenzione che alla vicenda starebbe dedicando, secondo quanto riporta l’agenzia giapponese Kyodo, la Commissione Centrale per l’Ispezione Disciplinare, l’organo che indaga sui funzionari corrotti, in Cina, che avrebbe chiesto lumi sulla relazione allo stesso ministero degli Esteri di Pechino.

 

 

Un’assenza insolitamente lunga in una fase di intensa attività diplomatica a Pechino, fa notare la Cnn, secondo cui i «moviti di salute» indicati dal governo cinese non hanno fatto chiarezza sulle sue sorti. Il 57enne è un fidato consigliere del leader cinese Xi Jinping: come capo della diplomazia cinese aveva usato toni molto aspri contro Washington dopo che le relazioni erano precipitate a un nuovo minimo a causa del sospetto pallone-spia cinese poi abbattuto sopra gli Stati Uniti. Aveva poi avuto un ruolo chiave nel riallacciare i rapporti, tanto da incontrare il segretario di Stato americano, Antony Blinken, durante la sua visita a Pechino a metà giugno. 

 

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