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Wagner, chi è Andrei Troshev: Putin vuole silurare Prigozhin e dare il comando a “Sedoy”
Si chiama Andrei Troshev, nome di battaglia ’Sedoy’ (capelli grigi), l’uomo che secondo il presidente russo Vladimir Putin ha guidato effettivamente i mercenari della Wagner negli ultimi 16 mesi e che lui stesso aveva proposto come sostituto di Yevgeny Prigozhin, dopo il tentato ammutinamento del 24 giugno. A raccontarlo sono alcuni media russi che citano l’ex ministro della Difesa dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Igor Strelkov (Girkin), che ha fatto il suo nome. Putin, nell’intervista rilasciata a Kommersant, ha citato solo il nome di battaglia dell’alto comandante della Wagner. I canali pro-Wagner su Telegram hanno più volte riportato che Troshev è conosciuto con il soprannome di ‘Sedoy’ e che è uno dei comandanti di grado più alto nella Wagner.
L’Unione Europea, nei suoi documenti sulle sanzioni del 2021, lo ha descritto come «capo dello staff del Gruppo Wagner». Si dice anche che sia stato tra i fondatori della società di mercenari. «Andrei Troshev è direttamente coinvolto nelle operazioni militari del gruppo Wagner in Siria», afferma l’Ue. «È stato particolarmente coinvolto nell’area di Deir al-Zor e ha fornito un contributo cruciale allo sforzo bellico (del presidente siriano) Bashar al-Assad e quindi sostiene il regime siriano», si legge nei documenti Ue che cita El Pais. Anche il Regno Unito ritiene Troshev come uno dei massimi dirigenti della Wagner.
Troshev, come Prigozhin, è nato a Leningrado, il nome sovietico di San Pietroburgo, il 5 aprile 1962, secondo fonti russe. I documenti delle sanzioni occidentali elencano la sua data di nascita il 5 aprile 1953. Non è chiaro il motivo. Ha combattuto in Afghanistan durante la decennale guerra dell’Unione sovietica. Dopo la caduta dell’Urss, ha prestato servizio nel Caucaso settentrionale con l’esercito russo e successivamente con Sobr, un’unità delle forze speciali di reazione rapida del ministero dell’Interno. Per il suo servizio in Afghanistan, Troshev è stato insignito due volte dell’Ordine della Stella Rossa. Nel 2016 ha ricevuto la medaglia di Eroe della Russia, per l’assalto a Palmira (Siria) contro l’Isis. «Lo conosco personalmente, se è davvero lui. Sembra essere lui. È un colonnello di carriera, con un’esperienza di combattimento abbastanza ampia, non stupido, molto operativo, senza talenti speciali, ma anche senza pretese speciali», ha raccontato Strelkov, parlando di Troshev.