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Usa, nuova bufera sulla polizia: afroamericana incinta sbattuta a terra

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È un drammatico video di più di tre minuti, ripreso dalla body cam in dotazione a un poliziotto della Florida ed è destinato a scatenare nuove proteste razziali: nelle immagini una donna afroamericana, Nerillia Laurent, al sesto mese di gravidanza, viene tirata fuori da un’auto, sbattuta a terra e ammanettata. L’episodio risale al 22 maggio, ma la storia è diventata virale dopo che è uscita, due giorni fa, sui giornali locali, la notizia che al poliziotto, Matthew McNichol, bianco, è stato permesso di rassegnare le dimissioni a giugno, subito dopo l’incidente, senza venire perseguito. Lui e un altro agente erano intervenuti a Boca Raton, dopo che un testimone aveva assistito a un violento litigio in macchina. La donna e un’altra persona, assieme a bambini piccoli, erano fermi dentro un Suv nero, parcheggiato a un lato della strada. I due poliziotti hanno chiesto agli adulti di mostrare documenti e patente, ma la donna, in evidente stato psicologico alterato, ha risposto che era suo diritto stare in macchina. 

 

 

Il clima si è via via scaldato. Con il poliziotto che aveva minacciato di arrestarla, la donna ha reagito insultandolo, e dicendo più volte «non toccarmi, non toccarmi». Per due minuti l’agente ha minacciato di arrestare entrambi se «avessero continuato a non cooperare». Nel video della body cam si sente il poliziotto dire che loro «stavano litigando in un luogo pubblico» che faceva parte della «sua città». «Se mi arresti ora - dice lei - e mi sbatti a terra con il fatto che sono incinta, verrai incriminato». A un certo punto McNichol è passato all’azione: ha afferrato il braccio sinistro della donna, gliel’ha passata dietro la schiena, costringendola a alzarsi dal sedile dell’auto e uscire, poi l’ha sbattuta a terra, a pancia in giù, e l’ha ammanettata. L’altro, in macchina, continuava a chiedere «cosa ha fatto di male?». Laurent, mentre era a terra, ha urlato: «Sono incinta», mentre i bambini in auto piangevano, ma questo non ha fatto cambiare idea al poliziotto. 

 

 

Dopo l’episodio la polizia locale aveva emesso un comunicato in cui annunciava l’apertura di un’indagine interna. La diffusione dell’immagine, unita alla notizia che McNichol non è stato perseguito ma si è potuto dimettere senza conseguenze disciplinari, ha scatenato le proteste della comunità black e delle organizzazioni in difesa dei diritti civili. La donna ha chiesto giustizia: «Non voglio - ha commentato, parlando in una conferenza stampa, assistita dai legali - che questa esperienza venga vissuta di nuovo da altre donne». Laurent è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale, ma è possibile che questa storia finisca per avviare una causa di risarcimento milionario ai danni del municipio di Boca Raton.

 

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