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Russia, Erdogan tradisce l'amico Putin: doppio sgarbo sull'Ucraina

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Un doppio schiaffone dalla Turchia alla Russia di Vladimir Putin. “L’Ucraina merita di entrare nella Nato. Russia e Ucraina dovrebbero tornare ai colloqui di pace”, l’affermazione del presidente turco Recep Tayyp Erdogan al termine dell’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che è in missione all’estero per preparare il vertice di Vilnius della Nato l’11 e il 12 luglio. Ieri sera la Casa Bianca aveva escluso che l’ingresso dell’Ucraina nella Nato fosse imminente.

 

 

Ma oltre a spingere per un ingresso di Kiev nell’Alleanza atlantica c’è un altro motivo di frizione tra Ankara e Mosca. “Il ritorno dalla Turchia in Ucraina dei combattenti ex prigionieri di guerra del battaglione Azov è una violazione delle condizioni di accordi vigenti, sia da parte di Kiev che di Ankara”, la denuncia del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, dopo che iZelensky ha annunciato il suo ritorno a Kiev dopo la missione a Istanbul con cinque comandanti dell’Azov, che la Russia aveva consegnato a settembre alla Turchia a condizione che non lasciassero il Paese. “La Russia non è stata informata del trasferimento dei comandanti dell’Azov dalla Turchia” la furia di Peskov per la mossa di Erdogan.

 

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