Wagner, le incredibili scoperte a casa di Prigozhin. Che è stato beccato in Russia
Un elicottero parcheggiato in giardino, una casa lussuosa, contenente mazzette di dollari e rubli, lingotti d’oro e armi, passaporti falsi, travestimenti e simboli violenti: i media russi hanno diffuso le immagini della perquisizione dell’abitazione di Yevgeny Prigozhin, leader del gruppo paramilitare Wagner, effettuata a San Pietroburgo durante il suo tentativo di ribellione armata, quasi due settimane fa. Le immagini, scattate dalla polizia e apparse improvvisamente su diversi media pubblici e privati russi, mostrano una casa vasta e lussuosa, con un elicottero parcheggiato nel giardino. All’interno, sono state ritrovate mazzette di dollari e rubli, lingotti d’oro e numerose armi, oltre a diversi passaporti con nomi diversi e un guardaroba pieno di parrucche.
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Il sito web Fontanka, con sede a San Pietroburgo, ha anche riferito che una foto con «teste mozzate» è stata trovata a casa di Prigozhin, i cui mercenari sono regolarmente accusati di abusi. Il sito ha anche pubblicato una foto che mostra un’enorme mazza in una stanza della casa di Prigozhin, vicino a una testa di metallo recante il messaggio «Nel caso di importanti negoziati». Proprio la «mazza» è uno dei simboli del gruppo Wagner, che si vanta di usare quest’arma per giustiziare o torturare brutalmente i suoi nemici.
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«Il capo della Wagner, Prigozhin, non si trova in Bielorussia, ma è a San Pietroburgo», l’ammissione arrivata nel frattempo dal presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, in un incontro con giornalisti di media stranieri e bielorussi. Per quanto riguarda i combattenti della Wagner, ha spiegato Lukashenko, «stando a quello che mi è stato comunicato questa mattina, sono nei loro campi».