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Guerra, la Nato gela l'Ucraina: niente caccia per la controffensiva

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Doccia fredda per Kiev: l’Ucraina non riceverà caccia prima che la controffensiva sia conclusa. Ad annunciarlo è stato il contrammiraglio Rob Bauer, a capo della commissione militare della Nato, in un’intervista all’emittente Lbc. «La discussione è importante, ma non sarà risolta nel breve termine per questa controffensiva. Addestrare i piloti, addestrare i tecnici, assicurarsi che ci sia un’organizzazione logistica che possa effettivamente sostenere questi velivoli non sarà possibile durante questa controffensiva» le parole di uno dei membri dei vertici dell’Alleanza atlantica.

 

 

L’ammiraglio Bauer ha invitato tutti a non sottovalutare la Russia: «Le truppe russe si ricostituiranno. Di conseguenza continueremo a considerarli una seria minaccia. In mare, e soprattutto in aria e nello spazio sono ancora molto, molto capaci, per non parlare del nucleare. Il 94% delle forze russe è ora impegnato nella guerra in Ucraina. Quello che vediamo, in generale, è che i russi sono attenti alla Nato. Non cercano un conflitto con la Nato. Penso che sia un segnale del fatto che sono molto, molto occupati. Non credo - ha aggiunto l’ammiraglio - che i russi dispongano di forze sufficiente per fare qualcosa». In base ai suoi nuovi piani, la Nato mira ad avere fino a 300mila truppe pronte a spostarsi sul suo fianco orientale entro 30 giorni. I piani dividono territorio dell’Alleanza territorio in tre zone: l’alto nord e l’area atlantica, una zona a nord delle Alpi e un’altra nell’Europa meridionale. Bauer ha specificato che la nuova pianificazione della Nato si basa sulla forza dell’esercito russo prima che il presidente Vladimir Putin lanciasse la guerra contro l’Ucraina quasi 17 mesi fa.

 

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