Droni su Mosca, la Russia punta il dito su Usa e Nato: colpevoli dei crimini
Gli attacchi con droni dell’Ucraina nella regione di Mosca non sarebbero possibili senza l’aiuto degli Stati Uniti e dei suoi alleati della Nato. L’accusa è stata lanciata dal ministero degli Esteri russo, dopo che stamani è stato sventato un tentativo dell’Ucraina di perpetrare un «attacco terroristico» con cinque droni contro la regione di Mosca e Novaya Moskva. «Tali attacchi non sarebbero stati possibili senza l’aiuto al regime di Kiev da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati della Nato», le parole da Mosca, secondo cui i Paesi occidentali e gli Usa «addestrano operatori di droni e forniscono informazioni di intelligence necessarie per commettere tali crimini, comprese quelle ottenute con l’aiuto di immagini satellitari civili e militari».
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Il blitz di 5 droni è stato sventato, ma anche Vladimir Putin ha alzato i toni dello scontro intervenendo al summit dell’Organizzazione per la cooperazione di Shangai (Sco) con Kazakistan, Kirghizistan, Cina, Tagikistan, Uzbekistan, India e Pakistan: «È una guerra ibrida contro di noi, ma il popolo russo è unito più che mai. I russi sono coesi contro il recente tentativo di ribellione del gruppo Wagner. Per molto tempo, al di fuori dei nostri confini, è stato attuato un progetto da parte di forze esterne per creare uno Stato ostile, un anti-Russia nel vicino Paese dell’Ucraina».
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