Taiwan, visita di una delegazione Usa e cooperazione: sgarbo alla Cina
Nuova visita di una delegazione di membri del Congresso Usa a Taiwan, in una mossa che appare destinata a irritare la Cina, che rivendica la sovranità sull’isola. Esponenti del Republican Study Committee della Camera dei rappresentanti rimarranno sull’isola per cinque giorni, guidati dal presidente Kevin Hern, secondo quanto riferisce un comunicato del ministero degli Esteri di Taipei. La visita è la prima di una delegazione di membri del Congresso Usa dalla visita a Pechino del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, il mese scorso, nel tentativo di stabilizzare i rapporti tra i due Paesi.
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I sei membri della delegazione del Partito repubblicano hanno in programma incontri con la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, con il vice presidente, Lai Ching-te, con il ministro degli Esteri, Joseph Wu, e «altri alti funzionari del governo e studiosi di think-tank per uno scambio di opinioni su questioni importanti relative alle relazioni Taiwan-Usa», si legge nella nota emessa da Taipei, che descrive i membri della Commissione (175, in totale) fondata nel 1973 come «amici importanti» che sostengono Taiwan da molto tempo. «Mentre la Cina continua a intensificare unilateralmente le tensioni regionali, il Congresso Usa ha organizzato la visita di una delegazione a Taiwan, dimostrando pienamente il suo fermo sostegno», ha sottolineato la diplomazia di Taipei, aggiungendo che «si ritiene che la visita del presidente Hern contribuirà ad approfondire la comprensione della situazione regionale e a rafforzare ulteriormente la stretta cooperazione tra Taiwan e gli Stati Uniti in vari campi». Da capire quale sarà la reazione di Xi Jinping e i suoi.
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