Libia, il governo sfrutta le difficoltà della Wagner e bombarda la base con i droni
Droni di fabbricazione turca Bayraktar Akinci hanno attaccato una presunta base del Gruppo Wagner nell’est della Libia. Lo riporta l’emittente Arabi 21, citando una fonte del ministero della Difesa libico. Il raid, secondo l’emittente, sarebbe attribuibile al governo di Tripoli riconosciuto dall’Onu. Nell’attacco sarebbe stata presa di mira la base di Haruba, che sarebbe usata dai mercenari della Wagner per scopi logistici. Non è chiaro l’esito del raid né se abbia provocato vittime.
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La Wagner fino ad oggi è stata infatti la testa di ponte di Mosca per riaffermare la sua influenza su parte del continente africano. La Russia ha bisogno dell’Africa per due motivi: il primo perché deve trovare nuovi partner, nuove fonti di approvvigionamento, e nuovi mercati alternativi a quello europeo; il secondo luogo perché il sogno della Russia è quello di rafforzare il suo ruolo di gigante minerario per poi cercare di militarizzare le risorse, sviluppando tecnologia bellica. Per queste ragioni Vladimir Putin ha utilizzato la Wagner come forza di sfondamento nel continente africano. Questo, inoltre, ha fatto sì che la base operativa economica della Wagner sia diventata l’Africa. Un aspetto che l’occidente non deve sottovalutare come gli avvenimenti dei giorni scorsi in Russia con il fallito golpe. L’attività del gruppo Wagner si svolge in tredici paesi diversi: Libia, Eritrea, Sudan, Algeria, Mali, Burkina Faso, Camerun, Sud Sudan, Guinea equatoriale, Repubblica Centrafricana, Madagascar, Mozambico e Zimbabwe. Tutti paesi ricchi di risorse naturali di cui Mosca ha bisogno e sulle quali si è sviluppata la forza della Wagner, non solo militare, ma economica. E ora la Libia ha colto la palla al balzo per cercare di indebolire l’influenza russa nel Paese.
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