Russia, arrestato il generale Surovikin dopo il colpo di stato di Prigozhin
Il generale russo Sergei Surovikin, già capo delle operazioni militari in Ucraina, sarebbe stato arrestato. Lo rivela il Moscow Times, che cita due fonti vicine al ministero della Difesa di Mosca. Secondo quanto già scritto dal New York Times, Surovikin sarebbe stato al corrente in anticipo dei piani di ammutinamento di Yevgheny Prigozhin. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha liquidato le indiscrezioni come «speculazione» e «pettegolezzo», suggerendo che Vladimir Putin non aveva ceduto alle richieste di Prigozhin per un imminente rimpasto dei vertici dell’esercito russo.
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«La situazione con lui non era ok. Non posso dire di più», ha detto una delle due fonti, mentre l’altra ha sottolineato che l’arresto è avvenuto «nel contesto del caso Prigozhin». «A quanto pare, Surovikin ha scelto di stare dalla parte di Prigozhin durante la rivolta, e loro lo hanno preso per le p....», ha detto la fonte. Poi alla domanda su dove si trovi attualmente il generale, ha replicato: «Non commentiamo queste informazioni neanche attraverso i nostri canali interni».
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Secondo il blogger militare Vladimir Romanov, Surovikin - noto anche come il ‘generale Armaggedon’ per la sua spietatezza o ‘il macellaio di Aleppo’ per il ruolo avuto nella repressione dell’opposizione siriana - sarebbe detenuto nella prigione Lefortovo di Mosca. Alexei Venediktov, capo redattore della radio Ekho Moskvy radio station, ha scritto su Telegram che la famiglia non ha contatti da tre giorni con il generale - per tre mesi, da ottobre a gennaio scorso, a capo dell’operazione militare speciale in Ucraina, prima di essere sostituito per le operazioni di guerra dal capo di Stato maggiore Valery Gerasimov - e che le sue guardie non rispondono. Dopo l’esilio di Prigozhin in Bielorussia c’è un’altra vittima eccellente del fallito golpe della Wagner, che ha marciato verso Mosca.