Guerra, la profezia di Francesco Sisci: la potenza della Russia è finita
La Russia è «nel caos», è «finita la Russia che conoscevamo», è «finita la potenza russa» e quel «caos» potenzialmente «si espande a livello globale». Dalla Russia all’Estremo oriente, dalla Russia al Nordafrica. Con «ripercussioni» che passano per l’Europa. Francesco Sisci, esperto di geopolitica, ragiona con l’Adnkronos dopo che il leader russo Vladimir Putin ha definito la rivolta armata lanciata da Yevgeny Prigozhin come «una pugnalata alle spalle alle nostre truppe e alla Russia», parlando di «gravi azioni di tradimento» e assicurando che i responsabili «pagheranno per questo». «È chiaro - dice Sisci - che siamo in una situazione di guerra civile, di caos e non sappiamo quando e come ne usciremo né fin dove si allargherà questo caos». E, aggiunge, «la guerra in Ucraina è di fatto finita adesso», a prescindere da «chi vincerà la partita» in Russia, passato più di un anno dall’invasione russa che il 24 febbraio dello scorso anno Putin definì come una «operazione militare speciale».
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«Il fronte con l’Ucraina potrebbe crollare nelle prossime ore, nei prossimi giorni - osserva l’esperto - Un Paese non può combattere una guerra civile e una guerra esterna allo stesso tempo e l’Ucraina sarà il protagonista politico della politica europea». Con la conseguenza di un «rimescolamento di molte carte». Anche a casa nostra. «Il personaggio più importante che in Italia sosteneva Putin, Silvio Berlusconi, è morto» e il leader russo «è in grande difficoltà», osserva Sisci. «I putiniani italiani, Matteo Salvini e Giuseppe Conte oggi sono più isolati, quindi più in difficoltà - afferma - e la domanda è se questo avrà un impatto sugli equilibri italiani».