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Ucraina, Wagner recluta giovani bravi con i videogiochi: "Guadagni sicuri"
Giovani videogiocatori cercansi per manovrare droni da guerra, stipendio adeguato e assicurazione sulla vita. Sono i termini della campagna di reclutamento del gruppo Wagner alle prese con pesanti perdite in Ucraina. La brigata di mercenari che fa capo all'imprenditore russo Yevgeny Prigozhin, uomo di fiducia del presidente Vladimir Putin, sta ingaggiando persone di età compresa tra i 21 e i 35 anni con un "background di gioco" per lavorare come specialisti di droni, nel tentativo di espandere il proprio bacino di reclutamento dopo le pesanti perdite subite. A rivelarlo è l’Institute for the Study of War nel suo ultimo aggiornamento sul conflitto citato dal Guardian. I reclutatori del gruppo stanno pubblicando annunci sui social in cui spiegano che non hanno bisogno di alcuna esperienza precedente.
L’Isw anche citato un’intercettazione audio pubblicata dalla Direzione principale dell’intelligence ucraina (i servizi segreti del GUR), in cui un soldato russo parla di una nuova campagna di reclutamento Wagner lanciata a causa delle pesanti perdite sul campo di battaglia. "La nuova campagna di reclutamento Wagner, secondo quanto riferito, pubblicizza l’addestramento con istruttori ben preparati, l’assicurazione sanitaria e sulla vita, l’equipaggiamento moderno e la garanzia che tutte le reclute riceveranno tutti i pagamenti promessi", ha scritto il centro studi militari.
Intanto continuano gli attacchi del leader di Wagner ai vertici militari russi. "Il tono di Prigozhin nei confronti del Ministero della Difesa è diventato inequivocabilmente conflittuale", scrive su Twitter l’intelligence britannica, facendo riferimento alla dichiarazione di ieri del fondatore del gruppo "di aspettarsi una risposta dal Ministero della Difesa russo in merito a un ’contrattò di sua stesura che aveva consegnato al ministero tre giorni prima". "Sebbene il contenuto del documento di Prigozhin non sia stato reso pubblico - spiega il ministero della Difesa di Londra - l’atto di consegnarlo alza la posta in gioco ed è probabilmente un altro tentativo deliberato di minare l’autorità delle autorità militari ufficiali. Il Ministero della Difesa russo quasi certamente vede questa richiesta come profondamente inopportuna in un momento in cui è alle prese con la controffensiva dell’Ucraina".