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Ucraina, cosa salta fuori dopo l'esplosione della diga: immagini impressionanti

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L'esplosione della diga di Nova Kakhovka ha rotto gli equilibri del conflitto che sta mettendo in ginocchio l'Ucraina. Sabotaggio o incidente? Dopo uno scambio di accuse tra Mosca e Kiev, resta il rischio di una vera e propria catastrofe. La distruzione dell'infrastruttura civile ha ridefinito i confini della guerra e causato un disastro ambientale e umano nell’oblast di Kherson dove, tra il fango e i resti delle abitazioni, si combatte ora con sabbie mobili paludosi. Le acque del fiume Dnepr, però, non hanno solo spazzato via vite. Circolano i video di un ritrovamento interessante: immersi nella melma, spuntano gli scheletri dei soldati nazisti.

 

 

 

Dove un tempo si muovevano le acque del Dnepr, ora distese di fango occupano la regione di Kherson, in Ucraina. E dalle sabbie paludose emergono gli scheletri dei soldati nazisti che durante la Seconda Guerra Mondiale occuparono il territorio. Dai filmati che stanno facendo il giro del web si possono ben individuare i teschi, con tanto di elmetto, arenati sul letto del corso d'acqua. Secondo gli storici, i resti potrebbero appartenere ai caduti tedeschi nella battaglia combattuta tra russi e tedeschi sullo stesso terreno su cui ora è in corso la controffensiva di Kiev. 

 

 

Stando alle ricostruzioni degli esperti, riportate dal Corriere della Sera, verso la fine del 1943 Hitler era deciso a mantenere il controllo della riva destra del fiume, soprattutto per non perdere il controllo delle miniere di metalli di cui la zona è ricca. Poi, nel febbraio del 1944, i tedeschi si ritirarono. Oggi le impressionanti immagini diffuse in rete lasciano tutti a bocca aperta. La storia riporta alla luce uno scenario macabro. 

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