bambini aggrediti
Attentato Francia, il video dell'arresto del siriano: spari e panico ad Annecy
Il tuo browser non supporta il tag iframe
Un uomo armato di coltello si è avventato giovedì mattina sui bambini e gli adulti che si trovavano in un parco giochi di Annecy, cittadina delle Alpi francesi. Vestito di scuro, con occhiali da sole e il capo coperto da una kefiah, ha accoltellato 4 bambini e un due uomini, tra cui un 78enne. I piccoli, di età compresa tra i 22 mesi e i 3 anni, sono stati ricoverati in gravi condizioni: tre di loro, due cugini di 2 e 3 anni e il piccolo di poco meno di 2 anni, di nazionalità olandese, sono i pericolo di vita. Grave anche una bambina inglese di 3 anni e uno dei due uomini che è stato anche ferito dai colpi di arma da fuoco sparati dalla polizia per fermare l’aggressore. Tutti sono stati ricoverati in ospedali francesi o della vicina Svizzera e sono stati operati d’urgenza.
L’attentatore è stato bloccato dalla polizia ed è stato posto sotto custodia cautelare per essere interrogato. Alcuni video, diffusi sui social, lo mostrano aggirarsi tra gli scivoli e le aiuole del tranquillo parco vista lago. «In nome di Gesù Cristo», grida esibendo una medaglietta che porta al collo, forse un crocifisso, prima di essere fermato. Più tardi la polizia lo ha identificato come Abdalmasih H., 31enne siriano, arrivato a ottobre in Francia dove, un mese dopo, aveva fatto richiesta di asilo. Prima la sua vita era in Svezia, dove gli era stato concesso ad aprile lo status di rifugiato. Viveva a Trollhättan con la moglie, ormai ex, e la figlia di 3 anni.
«Ci siamo separati otto mesi fa e da 4 non avevo sue notizie», ha raccontato la donna, cittadina svedese, all’emittente francese Bfmtv. Dai suoi racconti emerge un uomo «gentile», conosciuto 5 anni fa in Turchia. Nella sua domanda di asilo Abdalmasih H., aveva dichiarato di essere cristiano e di provenire dalla città siriana di Hassake. Non era la prima volta che si aggirava per il parco di Annecy. I testimoni hanno raccontato di averlo visto anche nei giorni scorsi, seduto sulle panchine mentre guardava il lago. Sulla vicenda è stata aperta un’indagine per tentato omicidio dopo che la procuratrice Line Bonnet-Mathis ha escluso il movente terroristico. Abdalmasih H. «non era sotto l’influenza di droghe o alcol», fa sapere la procura, «ma il suo stato di salute è estremamente fragile».