escalation
Affondata l'ultima nave da guerra ucraina. Attacco di droni in Russia
La guerra in Ucraina si estende ormai anche al territorio russo. Veniamin Kondratyev, governatore di Krasnodar, ha riferito di un incendio alla raffineria Afipsky nel distretto di Seversk, presumibilmente causato da un attacco di droni. «È scoppiato un incendio nella raffineria Afipsky nel distretto di Seversk. Un’unità di raffinazione dell’olio combustibile è in fiamme. La causa è un attacco di droni», afferma Kondratyev su Telegram. Quattro persone sono inoltre rimaste ferite in un «massiccio attacco» alla città di Shebekino, nella regione russa sudoccidentale di Belgorod. La notizia è riportata dal governatore Vyacheslav Gladkov su Telegram. «Due persone sono state portate all’ospedale di Belgorod», ha detto Gladkov.
La Russia rende noto di aver distrutto l’ultima grande nave da guerra delle forze navali ucraine. «Il 29 maggio, un attacco ad alta precisione dell’aeronautica russa su un sito di ancoraggio di navi nel porto di Odessa ha distrutto l’ultima nave da guerra della Marina ucraina, la ’Yuri Olefirenko'», riferisce l’esercito russo nel suo briefing quotidiano. AFP non è stata in grado di confermare in modo indipendente l’affermazione. Un portavoce della forza navale ucraina ha rifiutato di commentare.
Intanto oggi la Russia è particolarmente arrabbiata nei confronti della Gran Bretagna. Londra è uno dei partner occidentali che ha fornito la maggior parte degli aiuti militari all’Ucraina, compresi i missili Storm Shadow a lungo raggio. «L’Ucraina ha il diritto legittimo di difendersi. Ha il diritto legittimo di farlo all’interno dei propri confini, ovviamente, ma ha anche il diritto di proiettare la forza oltre i suoi confini per minare la capacità della Russia di proiettare la forza nella stessa Ucraina». Lo ha detto ieri il ministro degli esteri britannico James Cleverly. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha avvertito in risposta che alti funzionari britannici potrebbero essere considerati un «obiettivo militare legittimo» poiché il Regno Unito sta conducendo una «guerra non dichiarata» contro la Russia. «È un incitamento diretto a ciò che stanno facendo i terroristi di Kiev», ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in Mozambico. Di fronte al deciso sostegno di Londra, Washington è stata più contenuta. La portavoce della Casa Bianca, Karine-Jean Pierre, ha detto ieri, che, in generale, gli Stati Uniti «non supportano gli attacchi all’interno della Russia».