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Ucraina, Kiev di nuovo sotto attacco. Wagner avanza a Bakhmut senza i russi

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"Attacchi aerei su Kiev, senza precedenti per potenza, intensità e varietà". Così ha definito i bombardamenti russi nella notte tra mercoledì e giovedì l'amministrazione della capitale ucraina, sotto il fuoco di Mosca per la nona volta consecutiva dall'inizio di maggio. Un totale di 30 missili sono stati lanciati dai russi, 29 dei quali abbattuti. Mosca, come sempre, non ha menzionato gli attacchi sui civili e ha lodato le proprie forze armate per aver colpito e distrutto con missili da crociera una grande scorta di armi straniere in dotazione all'esercito ucraino.

Non si sono fermati neanche i combattimenti a Bakhmut, dove Kiev ha annunciato di aver fatto progressi, riuscendo ad avanzare in periferia di 2 chilometri. Starebbero avanzando però anche le truppe del gruppo Wagner, che ha assicurato di poter "conquistare la città nel prossimo futuro". Un successo a cui non starebbero partecipando i soldati dell'esercito regolare russo. "Le unità del ministero della Difesa russo si sono ritirate fino a 570 metri a nord di Bakhmut, esponendo i nostri fianchi", ha accusato il capo della milizia Yevgeny Prigozhin in uno dei suoi quotidiani messaggi audio, rivolgendosi direttamente ai vertici del ministero, "visto che le mie lettere non vengono lette".

La preoccupazione di Kiev è rivolta anche alle zone occupate, che potrebbero presto essere teatro di altre deportazioni forzate, dopo che la Duma, ovvero la camera bassa del parlamento russo, ha dato l'ok a un disegno di legge che consentirà inoltre alle autorità filorusse di detenere per 30 giorni chi è accusato di aver violato "divieti e restrizioni" in vigore dopo l'occupazione di Mosca. "Una classica strategia russa", è stato il commento del consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, "rubare territori. Saccheggiare quelli altrui. Ripopolare il territorio rubato in modo criminale e chiamarlo 'proprio'". Sempre nelle regioni ucraine occupate, un treno merci che trasportava grano è deragliato in Crimea, tra Simferopol e Sebastopoli. Non sono state registrate vittime, ma le autorità filorusse hanno aperto un'indagine sull'accaduto, parlando di "azione di persone non autorizzate".

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