Russia, dura reazione alla Cia: “Provocazione, guerra ibrida dagli Usa”
La richiesta della Cia alle spie russe scontente del regime di Vladimir Putin di condividere informazioni sensibili non è stata la prima provocazione contro Mosca. A denunciare il comportamento dell’agenzia statunitense è l’ambasciatore a Washington Anatoly Antonov, che ha spiegato che si tratta «di una campagna coordinata nel quadro di una guerra ibrida scatenata contro la Federazione Russa».
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Antonov ha messo in evidenza che, dopo il fallimento delle sanzioni e rendendosi conto dell’impossibilità di infliggere una sconfitta militare a Mosca nella guerra in Ucraina, l’Occidente sta cercando di seminare confusione nella società russa attraverso la creazione da parte della Cia di un canale Telegram, dove l’intelligence americana ha pubblicato un video di propaganda per entrare in contatto con cittadini russi ed ottenere da loro informazioni di cui gli Stati Uniti hanno bisogno per indebolire gli avversari di sempre. La mossa destabilizzante ha fatto nuovamente alzare la tensione tra la Casa Bianca e il Cremlino.
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