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Ucraina, Zelensky vola da Scholz a Berlino: "Ora ci servono i caccia"

Gianni Di Capua

«Ancora qualche visita, e dovrebbe bastare». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha risposto a chi gli chiedeva se le armi fornite dall’Occidente sarebbero state sufficienti per l’offensiva ucraina. Zelensky ha parlato da Berlino, nella seconda delle sue «visite», dopo quella a Roma. Subito dopo, toccherà a Parigi, dove con il presidente francese Emmanuel Macron parlerà di «misure militari e umanitarie», come reso noto dall’Eliseo.

A Berlino, per la prima volta dall’inizio della guerra, Zelensky è arrivato direttamente nella nottata di sabato da Roma, a bordo di un aereo della Luftwaffe e scortato da due Eurofighter nello spazio aereo tedesco. Prima tappa, il Bellevue Palace per l’incontro con il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. Nell’occasione Zelensky ha firmato il libro d’oro degli ospiti, aggiungendo un «Grazie Germania». Ringraziamento ribadito poi nella conferenza congiunta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz dopo l’incontro tra i due presso la Cancelleria.

  

Zelensky ha ringraziato il governo tedesco per il nuovo pacchetto miliardario di aiuti militari stanziato da Berlino. «Un aiuto importante, che aiuterà a salvare molte vite», ha affermato il presidente ucraino. Allo stesso tempo, Zelensky ha detto esplicitamente che spera in un sostegno tedesco nell’ambito di una «coalizione» per i jet da combattimento, che Kiev ritiene indispensabili. Scholz non si è sbilanciato sui caccia, ricordando i numerosi e diversi tipi di armamenti forniti all’Ucraina.

Un altro passaggio fondamentale per l’Ucraina, riguarda anche l’ingresso nell’Unione europea. Zelensky lo ha ricordato nel suo discorso dopo aver ricevuto il premio Carlo Magno ad Aquisgrana. Un premio che è andato anche «a tutti gli eroi ucraini che lottano per la libertà», ha affermato Zelensky che, insieme al suo popolo, ha ricevuto il premio dedicato alle figure che si sono distinte per l’integrazione e l’unione in Europa. «Con l’Ucraina l’Europa è più forte», ha commentato Zelensky, sottolineando che «l’Europa non deve essere un posto per tiranni che uccidono i popoli». Zelensky è stato sostenuto nel percorso europeo dallo stesso Scholz, oltre che dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e dal primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, anche loro presenti ad Aquisgrana. «L’Ucraina è qui. L’Ucraina è Europa», ha commentato Scholz, ribadendo il supporto a Kiev «fino a quando necessario».

Un supporto sottolineato anche da von der Leyen, secondo cui «l’Ucraina prevarrà e realizzerà il suo destino europeo». Anche Morawiecki ha ricordato che «l’Europa non può essere completa senza l’Ucraina» e ha definito Zelensky «un vero eroe del 21esimo secolo, da cui tutti i leader politici dovrebbero prendere esempio».