Migranti
Regno Unito, il retroscena sulla sfuriata di Johnson a Re Carlo
Il retroscena dopo l’incoronazione. Boris Johnson fece una sfuriata all’allora principe Carlo che aveva definito «sconvolgente» il piano dell’allora premier di deportare in Ruanda i migranti che attraversavano la Manica. In un’intervista a Lbc, Guto Harri, che allora era direttore della comunicazione di Johnson, rivela, proprio qualche giorno dopo la cerimonia che ha visto il figlio della Regina Elisabetta diventare re, del duro confronto tra Bojo e il futuro monarca. «L’impressione che ebbi è che il principe Carlo rimase imbarazzato, cercando di negare che avesse detto quelle cose», ha raccontato Harri, riferendo dello scambio che avvenne tra i due nel giugno del 2022, durante il summit del Commonwealth che si svolse proprio in Ruanda. Notando che se «non aveva detto queste cose» l’entourage reale avrebbe dovuto bloccare o smentire i media, Johnson «ci andò giù duro» con il principe Carlo - ha detto ancora Harri affermando di raccontare quanto gli fu raccontato allora dal premier - «confrontandolo su quello che lui, un reale non eletto, aveva detto delle azioni di un governo democraticamente eletto».
Johnson, che come tutti gli altri ex premier è stato uno degli ospiti dell’incoronazione di re Carlo sabato scorso all’abbazia di Westminister, allora aveva descritto il colloquio avuto con il principe Carlo a margine del summit «una bella chiacchierata». Ed ora contesta la veridicità della ricostruzione del suo ex collaboratore. «Boris Johnson non riconosce questa ricostruzione che è inaccurata e non riflette nessuna conversazione» ha spiegato una fonte vicina al leader conservatore criticando poi la scelta di riferire contenuti di conversazioni con reali. «Noi non commenteremo mai queste questioni e Johnson deplora ogni tentativo di farlo», il tentativo di chiudere la vicenda.