Ucraina, i russi arruolano i migranti: al fronte in cambio della cittadinanza
Migranti al fronte per alimentare l'"operazione militare speciale", così come il Cremlino chiama la guerra in Ucraina, ion cambio deella cittadinanza. Reclutatori militari russi hanno visitato moschee e uffici immigrazione per assoldare nuove forze tra i lavoratori migranti dell’Asia centrale da mandare a combattere in Ucraina, afferma il report quotidiano di intelligence del ministero della Difesa britannico.
Negli uffici per l’immigrazione, il personale che parla tagico e uzbeko tenta abitualmente di reclutare i migranti, a cui è stato anche offerto un percorso di cittadinanza russa accelerato da sei mesi a un anno, invece dei soliti cinque anni. Radio Free Europe ha riferito che i reclutatori offrono bonus di iscrizione di 2.390 dollari e stipendi fino a 4.160 dollari al mese. Il reclutamento di migranti fa parte dei tentativi del Ministero della Difesa russo di raggiungere l’obiettivo di 400.000 volontari per combattere in Ucraina, sottolinea il ministero britannico.
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Intanto nella notte si è intensificata l'offensiva aerea russa. Quello condotto stanotte dai "barbari" russi su Kiev è stato "l’attacco con droni kamikaze più massiccio" dall’inizio della guerra, ha commentato su Telegram il sindaco della capitale ucraina, Vitaly Klitschko, che stamane ha visitato un palazzo colpito dai frammenti di un aereo senza pilota. Secondo il sindaco, la Russia ha usato solo su Kiev 36 droni, "tutti abbattuti dalle forze di difesa aerea. Tuttavia, i detriti hanno danneggiato alcune strutture e un edificio residenziale a più piani nel distretto di Sviatoshyn. Fortunatamente non ci sono state vittime. Ma cinque persone sono rimaste ferite in due quartieri della città".