Ucraina, ordine di Prigozhin ai mercenari di Wagner: "Uccidete tutti, niente prigionieri"
Il capo del gruppo mercenario russo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha dichiarato che i suoi uomini che combattono a Bakhmut, punto nevralgico della fase attuale della guerra in Ucraina, uccideranno i soldati nemici e non faranno più prigionieri. "Ordine" che è una reazione alla pubblicazione da parte di un canale Telegram affiliato a Wagner di una presunta registrazione di due ucraini, che avrebbero deciso di sparare a un prigioniero di guerra russo. Il canale non ha detto da dove provenisse la registrazione e non c’è modo di verificarne l’autenticità.
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"Uccideremo tutti sul campo di battaglia. Non prendete più prigionieri di guerra!", ha detto Prigozhin in una registrazione audio. "Non conosciamo il nome del nostro uomo ucciso dagli ucraini", ha detto il "cuoco di Putin", come viene chiamato l'imprenditore della ristorazione che ha fondato la milizia privata, aggiungendo che secondo il diritto internazionale il suo gruppo era obbligato a "prendersi cura, trattare, non fare del male" ai prigionieri di guerra. Prigozhin ha aggiunto che il suo gruppo non vuole violare il diritto internazionale e che avrebbe ucciso tutti i soldati sul campo di battaglia.
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Wagner ha un ruolo di primo piano sul fronte ucraino ma i mercenari della brigata sono stati segnalati in zone di conflitto come Siria, Libia, Mali e Repubblica Centrafricana, dove sono stati accusati di abusi. Mosca e Kiev si sono ripetutamente accusate di aver ucciso prigionieri di guerra da quando il presidente russo Vladimir Putin ha inviato le truppe per invadere l’Ucraina più di un anno fa. Ad aprile, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato le "bestie" russe dopo che un video sembrava mostrare la decapitazione di un prigioniero ucraino. Prigozhin ha negato le accuse di una ONG russa e di un disertore Wagner, secondo cui i membri della sua forza combattente sarebbero responsabili.