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Ucraina, blitz delle unità d’élite oltre il Dnpro: prove di controffensiva
Le forze armate dell'Ucraina potrebbero aver lanciato la controffensiva, seppur con un impatto previsto minore rispetto a quanto ipotizzato settimane fa. Nelle ultime ore tuttavia ci sono sempre più segnali che confermerebbero il tentativo di Kiev di riprendersi i territori occupati dai russi. Non nel Donbass, ma nell’area centro meridionale del Paese e nello specifico la regione di Kherson, in parte già liberata nei mesi scorsi. La città è considerata centrale per tentare una eventuale - e per ora improbabile - riannessione della Crimea.
Le truppe di Kiev, nel week-end, avrebbero attraversato il fiume Dnipro e raggiunto la costa orientale; si tratterebbe di alcune unità d’élite addestrate alle battaglie fluviali e dotate di gommoni militari con i quali districarsi in un’area complessa, costituita da paludi, acquitrini e isolotti che conducono verso la foce sul Mar Nero. Non si segnalano per ora grandi battaglie, anche perché i russi, in questi mesi, avrebbero a loro volta innalzato fortificazioni e sarebbero in attesa di capire i movimenti del nemico ma è probabile che nelle prossime settimane le battaglie si intensifichino proprio in questa regione, cruciale per il controllo dell’Ucraina meridionale.
È qui, insomma, che avverrà la controffensiva di primavera? Difficile stabilirlo anche perché - giustamente - da Zelensky e dal suo entourage non arrivano notizie ufficiali. I piani vengono mantenuti segreti ma ciò che appare ormai certo è che lo scontro decisivo, che gli analisti avevano previsto ad aprile, sarà probabilmente posticipato ad inizio estate e potrebbe avvenire in più punti e non solo in un’unica zona. C’è il Donbass, naturalmente, che però appare l’area più difficile da riconquistare perché oltre alle truppe del Cremlino, in questi ultimi nove anni le milizie delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk hanno contribuito ad ingrossare le file dei riservisti. C’è l’area a est di Kharkiv, in parte riannessa fra fine estate ed inizio autunno del 2022 ma parzialmente ancora controllata da Mosca. E poi, appunto, tutta la costa sud, quella che va da Mariupol a Kherson. E che darebbe accesso alla Crimea.