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Guerra Ucraina, il segreto di Prigozhin sul figlio di Peskov: al fronte con Wagner

Retroscena sul fronte in Ucraina. Il figlio del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha servito come artigliere nelle fila dei mercenari della Wagner. Lo sostiene Evgheni Prigozhin, fondatore della famigerata società di contractor russi, sul suo canale Telegram. Secondo Prigozhin, l’estate scorsa Peskov l'ha contattato per un consiglio poiché suo figlio voleva andare a combattere in Ucraina ed «era inutile dissuaderlo». «L’ho portato con me, cambiando cognome, nome e patronimico. Solo io e il capo del dipartimento del personale lo sapevamo», ha rivelato su Telegram, spiegando che il giovane manovrava un lanciarazzi Uragan.

 

  

 

 

Prigozhin non ha fatto esplicitamente il nome del ragazzo ma sembrava alludere a Nikolai Choles, il figlio di Peskov che porta il nome del suo patrigno e ha vissuto nel Regno Unito per 10 anni: è tornato in Russia intorno al 2011-2012 dopo aver trascorso un anno in una prigione britannica per aggressione e rapina. Nel settembre 2022, il collaboratore di Navalny Dmitry Nizovtsev è riuscito a contattare Choles al telefono. Impersonando un ufficiale addetto al reclutamento, gli aveva chiesto se fosse pronto ad andare in guerra in Ucraina. Choles si era rifiutato di rispondere e presentarsi all’ufficio di leva ma aveva assicurato a Nizovtsev: «Se devo difendere la madrepatria, non preoccuparti, ci sarò». Alla pressione per una risposta più precisa, Choles ha detto che avrebbe affrontato la questione «a un livello diverso». Peskov in seguito ha confermato che Nizovtsev aveva parlato con suo figlio ma aveva denunciato «distorsioni» nella registrazione della conversazione. In realtà, la chiamata era stata trasmessa in live streaming. Contattato da Meduza per chiarimenti sull’arruolamento del figlio nella Wagner, Peskov non ha risposto.