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La guerra ibrida "durerà a lungo", la Russia minaccia l'Occidente

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Quella tra Russia e Occidente è "una guerra ibrida" e "durerà a lungo". Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un incontro con la stampa torna ad allontanare possibili svolte positive nel conflitto in Ucraina. "E qui abbiamo bisogno di fermezza, fiducia, concentrazione e unità intorno al Presidente", ha aggiunto Peskov nel giorno in cui Vladimir Putin, per la prima volta, ha ammesso che la Russia avrà ripercussioni negative dalle sanzioni economiche decise dall'Occidente. 

 

"Abbiamo ripetuto più volte che gli obiettivi della Russia possono essere raggiunti in diversi modi", ha detto Peskov, "ma i mezzi politico-diplomatici sono impossibili al momento e nel caso dell’Ucraina". Sull’invito rivolto a Xi Jinping dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky di recarsi in Ucraina, il portavoce del Cremlino spiega che "siamo consapevoli della posizione equilibrata della Cina, la apprezziamo e crediamo che sia il leader cinese stesso a decidere sull’opportunità di certi contatti e noi non siamo autorizzati a dare alcun consiglio". 

 

Dal forte valore simbolico è poi lo scontro sulle Olimpiadi. Il Comitato Internazionale Olimpico (CIO) ha espresso la volontà di reintegrare gli atleti russi nelle competizioni internazionali (compresi i Giochi olimpici di Parigi nel 2024) sotto una bandiera neutrale, come individui dunque, a condizione che non sostengano l’invasione militare dell’Ucraina da parte del loro paese (con l’aiuto della Bielorussia, i cui atleti sono anche sospesi). Il Cremlino ha fatto sapere oggi di voler "difendere gli interessi" degli atleti russi "in ogni modo possibile".  "Continueremo i contatti con il Cio per tutelare i loro interessi", ha aggiunto Peskov, sottolineando come i criteri annunciati dal Cio contengano "elementi di trattamento discriminatorio".

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