Drone americano sul Mar Nero, dove si piazza: la mossa che fa infuriare i russi
Gli Stati Uniti hanno ripreso a volare sul Mar Nero dopo quanto accaduto martedì, con il un drone americano MQ-9 Reaper che è stato fatto precipitare in acque internazionali in seguito a una collisione con un caccia russo Su-27. Lo riferisce FlightRadar24 spiegando che un drone Usa da ricognizione, un Rg-4 Global Hawk, è entrato nei cieli sopra il Mar Nero dalla Romania e si è posizionato nello spazio aereo internazionale a sud est della Crimea e a ovest della città costiera russa di Sochi. Il Pentagono ha affermato più volte che l’abbattimento dell’MQ-9 non avrebbe impedito ulteriori sorvoli del Mar Nero.
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Intanto alcune forti esplosioni avvertite a Sebastopoli, in Crimea, sono state segnalate dai canali Telegram locali, come riportano i media ucraini. Mikhail Razvozhayev, governatore di Sebastopoli insediato dai russi, ha scritto sul suo canale Telegram che è in corso l’addestramento militare in uno dei poligoni della città. Non ci sono stati ulteriori dettagli. Giovedì scorso, Vadym Skibitskyi, vice capo dell’intelligence militare ucraina, ha affermato che l’esercito russo mantiene «una potente componente di terra e aviazione» nella Crimea ucraina, costruendo fortificazioni e preparandosi alla difesa nella penisola occupata.
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Secondo Skibitskyi, quasi 90 aerei da combattimento e 60 elicotteri d’attacco sono attualmente di stanza nella Crimea annessa dai russi. Secondo quanto riferito, le truppe russe hanno istituito un gruppo speciale nella penisola, che ora sta assemblando fortificazioni e linee di difesa mentre Mosca mantiene la sua infrastruttura militare in Crimea pronta al combattimento.