Nord Stream, l'accusa di Vladimir Putin: il sabotaggio è terrorismo di Stato
Minare il Nord Stream è stato un atto terroristico commesso a livello statale, nessun «dilettante» potrebbe farlo. Lo ha ribadito il presidente russo Vladimir Putin. «Il fatto che si tratti di un atto terroristico non è più un segreto per nessuno, penso che tutti lo abbiano già riconosciuto», ha detto in un’intervista al canale televisivo Rossiya 1. «Inoltre, l’atto terroristico, ovviamente, è stato commesso a livello statale, non è opera di dilettanti», ha aggiunto respingendo le ipotesi emerse in Usa e Germania secondo cui dietro le esplosioni lungo il gasdotto ci sarebbe la mano di attivisti ucraini. «Un’esplosione di questo tipo, di tale potenza, a una tale profondità può essere effettuata solo da specialisti e supportata da tutta la potenza dello Stato che dispone di determinate tecnologie», ha aggiunto Putin durante l'intervista.
Ma gli attacchi al gasdotto non sarebbero finiti qui. Il capo del Cremlino rivela che una nave Gazprom ha trovato prove della possibile presenza di un altro ordigno esplosivo sul tubo del Nord Stream, a 30 chilometri dal luogo del precedente attacco terroristico. Putin ha ricordato che Gazprom aveva precedentemente ricevuto il permesso dalle autorità danesi di indagare sul luogo dell’esplosione sul Nord Stream ma non si è fermata qui e la nave noleggiata dalla compagnia è andata oltre lungo il gasdotto. «E a una distanza di circa 30 km dal luogo dell’esplosione - ha spiegato - gli specialisti ritengono che potrebbe essere un’antenna per ricevere un segnale per far scattare un ordigno esplosivo che potrebbe essere posto sotto il sistema di condutture».
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Poi Putin si rivolge direttamente agli europei e li esorta a rinsavire. I gasdotti Nord Stream hanno un futuro se i Paesi europei ripristineranno l’interesse nazionale - ha detto Putin - Penso che (un futuro) ci sia», ha detto in un’intervista al canale televisivo Rossiya 1, rispondendo a una domanda in tal senso. «Se i nostri partner europei sono interessati e se hanno ancora questo istinto di interesse nazionale, allora, ovviamente, avranno un futuro», ha dichiarato il leader del Cremlino. «A volte mi sembra che qualunque cosa venga loro detta da Oltreoceano, loro la fanno».