Russia, surplus commerciale di 332,4 miliardi. L'economia di Putin fa il boom
Gli effetti non sono quelli sperati dall’Occidente. La Russia ha registrato un surplus commerciale di 332,4 miliardi di dollari nel 2022, con un aumento del 68,5% rispetto all’anno precedente, grazie all’aumento delle esportazioni, nonostante le sanzioni seguite alla guerra in Ucraina. Secondo il Servizio federale delle dogane russo (Fts), che oggi ha ripreso la pubblicazione parziale delle statistiche sul commercio estero dopo averle cancellate nell’aprile 2022 a causa delle sanzioni, il Paese è riuscito comunque ad aumentare le esportazioni del 19,5%, raggiungendo 591,5 miliardi di dollari lo scorso anno. Le importazioni, invece, sono diminuite dell’11,7% a 259,1 miliardi di dollari.
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L’Fts non pubblica la destinazione dei prodotti; lo scorso anno sono aumentate del 42,8% le esportazioni di combustibili minerali, petrolio e prodotti raffinati, sostanze bituminose, raggiungendo i 383,7 miliardi di dollari. Il vice primo ministro russo Alexander Novak ha dichiarato che le esportazioni di petrolio russo nel 2022 ammontano a 242 milioni di tonnellate, con un aumento del 7,6%. Anche le importazioni di petrolio e prodotti petroliferi sono cresciute nel 2022 del 5,3%, raggiungendo i 2,6 miliardi di dollari. Il volume delle esportazioni russe di prodotti alimentari e materie prime agricole è aumentato del 14,8% rispetto al 2021 e ha raggiunto i 41,3 miliardi di dollari. Le importazioni di questi prodotti sono aumentate del 4,9%, raggiungendo i 35,7 miliardi di dollari. In totale, il fatturato dei prodotti alimentari e delle materie prime agricole nella Federazione Russa è aumentato del 10% nel 2022, raggiungendo quasi 77 miliardi di dollari. Le esportazioni di fertilizzanti sono aumentate del 54,3% a 19,295 miliardi di dollari, mentre le importazioni sono raddoppiate a 351,6 milioni di dollari. Le sanzioni non sembrano così efficaci.
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