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Minaccia nucleare: cosa sta succedendo in Iran. L'allarme del fisico

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Giada Oricchio
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Il pericolo nucleare non viene solo dalla Russia. Il fisico David Albright è convinto che l’amministrazione americana di Joe Biden debba monitorare da vicino le mosse di un altro storico nemico: l’Iran. L’orologio dell’apocalisse, ideato durante gli anni della Guerra Fredda dai ricercatori dell’Università di Chicago, segna simbolicamente il tempo mancante alla fine del mondo e dopo l’annuncio del presidente russo Vladimir Putin di sospendere “New Start” (l’accordo bilaterale con gli Stati Uniti sul controllo delle armi atomiche), ha registrato 90 secondi alla mezzanotte. Dunque, saremmo sull’orlo della distruzione mondiale.

Un dato confermato anche dal “Bulletin of the Atomic Scientist” che più volte ha lanciato l’allarme a seguito dei ripetuti attacchi dell'esercito russo intorno alle centrali nucleari di Zaporizhzhia e Chernobyl, nell’Ucraina invasa poco più di un anno fa. Albright, in un’intervista a “Il Foglio”, lo ha definito il “ricatto nucleare” di Putin, ma ha aggiunto: "Gli USA dovrebbero concentrarsi a bloccare il programma nucleare iraniano, devono bloccare l’appoggio che l’Iran dà alla Russia e scoraggiare l’esportazione di armi cinesi in Russia”.

L’esperto di armi e fondatore dell’Institute for Science and International Security di Washington ha ricordato che Biden appena insediatosi alla Casa Bianca ha tentato di riaprire i negoziati sul nucleare (interrotti dal predecessore Donald Trump) con il regime islamico ma senza ricevere in cambio alcuna apertura. “Secondo il report della International Atomic Energy Agency, l’Iran è in grado di produrre in 12 giorni tutto il materiale sufficiente per una bomba atomica. Le informazioni date agli ispettori potrebbero essere falsate e quindi potrebbe essere più avanti nello sviluppo” ha dichiarato Albright a “Il Foglio” prima di rivelare il timore più grande: “Se i leader dell’Iran decidessero di iniziare un programma intensivo, potrebbero avere esplosivi nucleare grezzi in sei mesi”.

La situazione preoccupa gli Usa, l’Europa, gli alleati asiatici e soprattutto lo stato di Israele ed è amplificata dalla crescente collaborazione economica-militare dell’Iran con Russia e Cina. Ecco perché il fisico parla di “minaccia regionale e globale al tempo stesso”.

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