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Cosa sta succedendo in Ucraina: la controffensiva di Kiev dopo l'attacco con gli ipersonici Kinzhal

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Giada Oricchio
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Prosegue senza alcun spiraglio di negoziato la guerra in Ucraina. Dopo il bombardamento a tappeto su Kharkiv, Odessa e intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia (81 razzi su 10 regioni, colpita anche la capitale Kiev dove oggi il 30% dei cittadini è senza riscaldamento) e mentre la battaglia infuria a Bakhmut, questa notte e stamattina l’esercito ucraino ha sferrato una potente rappresaglia contro siti e centri logistici dove sono allocate le truppe e le attrezzature dell’esercito russo nel territorio invaso il 24 febbraio 2022. Lo riferisce lo Stato maggiore ucraino citato dai media locali.

Sono tredici gli attacchi lanciati dalle truppe di Kiev: l’aviazione ha colpito un complesso missilistico antiaereo e al contempo le unità di artiglieria hanno centrato 6 aree di concentrazione del personale militare russo, 2 centri operativi, 3 depositi di munizioni, 6 stazioni di controllo elettronico e 2 veicoli antiaerei in posizione di tiro. Sul fronte russo, il capo della compagnia Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha denunciato di “essere stato tagliato fuori dalle comunicazioni speciali con le autorità russe perché ha osato lamentare la carenza di munizioni. “Per farmi smettere di chiedere munizioni, mi sono stati spenti tutti i telefoni speciali in tutti gli uffici e anche bloccati tutti i passaggi ai dipartimenti responsabili delle decisioni", ha scritto l’ufficio stampa del comandante su Telegram.

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