contro la guerra
Guerra in Ucraina, la Russia perde un altro alleato: ferma opposizione da Cipro
Il fronte pro-Russia perde i pezzi. Il nuovo presidente di Cipro, Nicos Christodoulides, ha condannato esplicitamente l’invasione russa dell’Ucraina nella sua prima intervista con una tv straniera. Opporsi a quella che la Russia definisce una «operazione speciale» ci pone «dalla parte giusta della storia», ha detto alla Tv greca Ert. Cipro aveva stretti rapporti con il Cremlino prima dell’invasione, tanto che era soprannominata la «Mosca del Mediterraneo». La seconda città dell’isola, Limassol, ospitava una fiorente comunità russa e compagnie legate ad alleati del presidente Vladimir Putin. Per questo motivo il presidente precedente, Nicos Anastasiades, era stato reticente nel condannare pubblicamente l’invasione russa dell’Ucraina.
Ora lo fa Christodoulides, facendo un paragone con l’invasione turca di parte dell’isola nel 1974. «Come paese che ha sofferto qualcosa di simile, non possiamo avere una posizione diversa», ha sottolineato. Paese membro dell’Unione Europea, Cipro non fa parte della Nato. Poche ore prima dell’intervista, l’ambasciatore russo a Cipro, Murat Zyazikov, ha dichiarato che i rapporti bilaterali sono sempre forti, malgrado «temporanee avventure politiche». Zyazikov è stato descritto dal Guardian come ex agente del Kgb e stretto alleato di Putin. Ma ora a Cipro l’aria sembra cambiata.