Guerra ucraina

Nord Stream, la Cia assolve Mosca per il sabotaggio del gasdotto

Christian Campigli

Un giallo in piena regola. Un autentico intrigo internazionale degno della trama del miglior film di Alfred Hitchcock o James Bond. L'attacco ai gasdotti Nord Stream, sui quali viaggiava il gas naturale dalla Russia al Nord Europa, non sarebbe colpa di sabotatori russi vicini al presidente Vladimir Putin. Una notizia che cambia completamente lo scenario di guerra. L'atto terroristico sarebbe, al contrario, legato ad "gruppo pro-Ucraina", non legato in modo diretto a Kiev. Una notizia sconvolgente, quella emersa da un report della Cia e resa nota da un'inchiesta del New York Times. In poche parole, gli Stati Uniti avrebbero ammesso di non aver trovato prove certe che il sabotaggio, avvenuto a settembre a una delle infrastrutture chiave per la Russia, sia opera di servizi segreti o militari legati, in qualche modo, al Cremlino. Non è chiaro, però, chi sia questo sedicente gruppo terroristico. E, soprattutto, da chi sia finanziato. Perché è chiaro anche ai meno esperti di dinamiche militari internazionali che una simile operazione non la si organizzi in dieci minuti. E che, al contrario, abbia un costo, anche in termini economici, piuttosto consistente.

 

  

 

 

 

Dalle prime indiscrezioni, l'ipotesi più verosimile è che i sabotatori fossero probabilmente un gruppo di attivisti anti-Putin. Non è, invece, chiaro se si trattasse di ucraini o di russi. È bene ricordare che, per settimane, Washington, Kiev, Mosca e Londra si sono accusate a vicenda. Sei mesi più tardi una ricostruzione, quella della Cia, che sembra assolvere tutti i governi nazionali. Compreso quello russo. La vicenda del sabotaggio ha tenuto il mondo col fiato sospeso. Erano numerosi gli analisti convinti che nel mezzo del Baltico si sarebbe potuto aprire un fronte dirompente tra la Russia e la Nato. Una notizia che, se confermata, dimostra anche come l'opposizione interna a Putin sia sempre più forte. Lo zar è insidiato dai falchi e dovrà guardarsi, ancor più, le spalle.