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Giorgia Meloni ad Abu Dhabi: asse Italia-Emirati su armi, energia e commercio

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Una dichiarazione d’intenti sul partenariato strategico, una sulla cooperazione rafforzata nell’ambito della Cop28, e un accordo di cooperazione fra Eni e la compagnia petrolifera nazionale Adnoc (Abu Dhabi National Oil Company) che coprirà molteplici ambiti della transizione energetica. Queste le intese che saranno siglate domani in occasione della visita della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, negli Emirati arabi uniti (Eau).

Oltre ai temi legati a energia e ambiente, ad Abu Dhabi però si discute anche del nodo legato alla guerra in Ucraina. Il messaggio che Roma porta nel paese del Golfo, secondo quanto si apprende, è molto simile a quello già espresso ieri in occasione dell’incontro col premier indiano Narendra Modi. Anche gli Eau devono adoperarsi per svolgere un ruolo attivo nel processo di pace.

Un messaggio positivo, fondato sulla consapevolezza che gli Emirati sono neutrali, e che ospitano molti russi, accompagnato dall’invito ad agire con maggiore incisività sulla Russia per convincerla che la guerra in Ucraina va fermata. Perciò non una richiesta di schierarsi, piuttosto un invito a lavorare per far comprendere a Mosca la necessità di abbassare i toni.

Tra i temi discussi, poi, anche l’adeguamento degli Emirati a una normativa di rispetto e trasparenza finanziaria dell’Ue. L’Italia, sempre secondo quanto si apprende, sta infatti aiutando gli Emirati ad uscire dalla lista grigia di paesi che avrebbero opacità nell’adempiere alla trasparenza finanziaria.

Meloni, reduce dalla missione a Nuova Delhi, è atterrata intorno all’ora di pranzo ad Abu Dhabi, accompagnata dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Domani incontrerà il presidente degli Emirati arabi uniti, Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, e subito dopo saranno firmate le due intese a livello istituzionale oltre all’accordo in ambito energetico.

All’arrivo all’aeroporto internazionale di Abu Dhabi, Meloni e Tajani sono stati accolti dall’ambasciatore d’Italia negli Eau Lorenzo Fanara e dal Ministro dell’Industria e della tecnologia avanzata e presidente designato della Cop28, Sultan Al Jaber, con cui poi è andato in scena un incontro in una sala dell’aeroporto.

La visita della Meloni negli Emirati punta a rilanciare le relazioni bilaterali fra i due Paesi (il cui interscambio negli ultimi 11 mesi è salito a 7,4 miliardi, +17% rispetto al 2021) dopo che i rapporti si erano raffreddati negli scorsi anni a causa delle problematiche legate alla vicenda Etihad-Alitalia, allo stop all'export di armi deciso durante il secondo governo Conte, e ad alcune difficoltà nel settore della difesa poiché alcuni progetti italiani non avevano soddisfatto le aspettative emiratine, per esempio nel settore dei droni. In una visione di prospettiva, poi, l’obiettivo della missione è il rafforzamento del dialogo con tutta l’area del Golfo.

In ambito energetico, infine, l’accordo di cooperazione fra Eni e Adnoc sarà firmato dall’ad Claudio Descalzi e dal ministro dell’Industria e della tecnologia avanzata e presidente designato della Cop28, Sultan Al Jaber. I due si erano già incontrati ad Abu Dhabi a settembre dello scorso anno per discutere dell'andamento delle attività della società nell'Emirato, di progetti futuri e aree di interesse e collaborazione comune, con l'obiettivo di accelerare i progetti di sviluppo esistenti e il time-to-market di nuove scoperte esplorative e attività internazionali, in linea con la strategia comune di decarbonizzazione e per contribuire a maggiori forniture di gas a livello mondiale.

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