Guerra in Ucraina, la Russia accusa gli Stati Uniti per gli attacchi con i droni
Muro contro muro tra Mosca e Washington. Ora il Cremlino accusa il Pentagono anche per gli attacchi con i droni dei mesi scorsi. Secondo il Cremlino gli attacchi hi-tech non sarebbero stati possibili senza l'assistenza statunitense. Gli attacchi con i droni degli ucraini contro le basi militari in Russia all’inizio di dicembre non avrebbero potuto essere effettuati senza l’aiuto degli Stati Uniti. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo, Serghei Riabkov, da Ginevra, dove si trova per intervenire al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e alla Conferenza sul disarmo.
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«Qualche tempo fa Kiev ha lanciato attacchi con i droni alle basi dei nostri aerei a lungo raggio nella regione di Saratov e in quella di Ryazan - ha detto Riabkov in conferenza stampa - Sappiamo che questi attacchi non sarebbero mai stati possibili senza l’assistenza molto approfondita e sofisticata degli Stati Uniti all’esercito ucraino». La base aerea di Engels, nella regione meridionale di Saratov a più di 600 chilometri dal confine con l’Ucraina, ospita i bombardieri strategici russi. Gli aeroporti sono stati presi di mira da droni di fabbricazione sovietica, disse all’epoca il ministero.