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Moldavia nel mirino di Putin, decreto sospeso: "Ora può annettere la Transnistria"

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Si rischia una nuova escalation della guerra in Ucraina con l'emergere di un nuovo rischio, quello di una possibile invasione russa della Moldavia. Mosca a sorpresa ha deciso di abrogare un decreto del 2012 che stabiliva le linee guida della Russia in politica estera. Tale provvedimento impegnava il Cremlino a rispettare i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite e sosteneva esplicitamente la sovranità della Moldavia nel futuro della regione della Transnistria, la striscia di terra a est del Paese da anni sotto il controllo dei separatisti filo-russi.

 

Cosa può cambiare ora dopo l'ordine di Vladimir Putin? A Chisinau l'atmosfera è tesa. La presidente europeista Maia Sandu ha parlato recentemente di un pericolo concreto di ingerenze russe nel paese, fino a paventare un colpo di Stato e l'ipotesi di un'invasione russa. Denuncia fatta in Parlamento dopo le dimissioni dell'ex premier Natalia Gavrilița, dimessasi il 16 febbraio e sostituita da Dorin Recean, ex ministro dell’Interno. Questi sostiene "l'opzione di un'espulsione dei russi stanziati in Transnistria, temendo che la regione separatista possa fungere da testa di ponte per un'aggressione da parte del Cremlino alla piccola Repubblica ex sovietica", ricorda il Giornale che sottolinea come la revoca del decreto sulla politica estera da parte del Cremlino "sia stata giustificata da Mosca con l'obiettivo di 'garantire gli interessi nazionali della Russia in relazione ai profondi cambiamenti in atto nelle relazioni internazionalì'". Circostanza, questa, che "aggiunge caos" a una vicenda che rischia di aprire un nuovo fronte di guerra in Europa. 

 

L'analista dell'Istituto affari internazionali Nona Mikhelidze ha dedicato una lunga serie di tweet alla notizia sottolineando tra l'altro che "non si tratta solo di Moldavia, la situazione è più grave di quello che sembra. Putin ha annullato il suo decreto del 2012 sulla politica estera della Russia. Mentre non si sa cosa prevede il nuovo decreto". Mosca potrebbe ora considerare di riconoscere l'indipendenza della Transnistria per poi annetterla, ma anche andare "verso la riunificazione della Bielorussia". Stesso copione che potrebbe valere per altri territori  come l'Abkhazia e l'Ossezia meridionale. 

 

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