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Gli italiani sono esausti per la guerra in Ucraina: il sondaggio. E sui caccia cambia tutto
Si riduce la platea di italiani che vuole inviare armi all’Ucraina, con numeri che vanno quasi a pareggiarsi tra chi è a favore delle forniture militari e chi contro. Il sondaggio di Eumetra, snocciolato dal membro dell'Advisory Board Renato Mannheimer ad Affari Italiani, ha infatti decretato che soltanto il 50% degli italiani intervistati vuole continuare a sostenere Kiev con rifornimenti bellici. Il 45% del campione non considera l’invio di armi come la giusta strada per arrivare alla fine del conflitto tra Ucraina e Russia e chiede una pace immediata, mentre il 5% risponde al sondaggio dichiarandosi dalla parte di Vladimir Putin nello scontro.
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Intanto il governo di Giorgia Meloni, presente a Kiev per dare il proprio appoggio a Volodymyr Zelensky, fa sapere che non saranno inviati caccia all’Ucraina. “Non se ne parla nemmeno”, quanto filtra da fonti qualificate sull’invio di jet militari per vincere la battaglia nei cieli. E pure sui piani all’interno dell’Unione Europea il sito fornisce una ricostruzione: “La strategia di Meloni è chiara, cercare accordi con i Paesi dell'est, Polonia e Repubblica Ceca in testa, ma anche Slovacchia, per rompere l'asse dominante Francia-Germania. L'Italia resta al fianco dell’Ucraina ma intende lavorare per cercare, anche insieme alla Cina, una soluzione pacifica ed evitare ogni tipo di escalation militare”.