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Biden a sorpresa da Zelensky: "Se voi resistete, la democrazia resiste". L'abbraccio

È una visita "storica" e "senza precedenti" quella compiuta a Kiev da Joe Biden, per mostrare direttamente sul campo la solidarietà Usa all'Ucraina. "Un anno dopo, Kiev resiste - ha detto il presidente dopo il suo incontro con Volodymyr Zelensky al Palazzo Mariinsky - e se l'Ucraina resiste, la democrazia resiste. L'America è al vostro fianco e il mondo è al vostro fianco". Per renderlo possibile, gli Usa hanno messo in atto un piano "preparato meticolosamente per mesi", come ha riferito la Casa Bianca. Il via libera, deciso appena "venerdì".

Biden è volato segretamente in Polonia, a Rzeszow, e poi da lì, riporta il New York Times, ha compiuto un "viaggio di 10 ore in treno". La Casa Bianca non conferma i dettagli, che verranno resi noti "nei prossimi giorni". Viene però riferito che "poche ore prima", Washington ha avvertito Mosca che il presidente si stava recando nella capitale ucraina. "Per finalità di deconflittualità", ha spiegato la Casa Bianca. In breve, per evitare che un calcolo sbagliato da parte russa potesse portare alla Terza Guerra Mondiale.

Biden ha trascorso a Kiev oltre cinque ore, nelle quali si è consultato con Zelensky sui prossimi passi, reso omaggio ai caduti ucraini, incontrato lo staff dell'Ambasciata Usa, sotto assedio come l'intero Paese. La visita del presidente Usa è giunta in un momento in cui la sua Amministrazione, anche con il discorso che verrà pronunciato domani a Varsavia, ancora una volta chiama l'Occidente a rinnovare il sostegno all'Ucraina, che dopo l'inverno si appresta a sostenere la seconda offensiva russa.

"Questa guerra non provocata e criminale contro l'Ucraina, l'intera Europa e il mondo democratico deve concludersi con la pulizia dell'intera terra ucraina dall'occupazione russa e solide garanzie di sicurezza a lungo termine per il nostro Stato, così come per tutta l'Europa e il mondo intero", ha detto Zelensky, parlando al fianco del presidente Usa.

Durissima la reazione russa. "Quando guardi il filmato di oggi di Biden con il suo protetto Zelensky da Kiev, non dimenticare il destino di tutti i precedenti progetti americani", ha f detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Ancora più marcato, nei toni, il commento del vicepresidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Dmitri Medvedev: "Biden, avendo ricevuto in precedenza garanzie di sicurezza, è finalmente andato a Kiev. Ha promesso molte armi e ha giurato fedeltà al regime neonazista fino alla tomba".

Pochi i dettagli, al di là della garanzia del sostegno americano "per tutto il tempo necessario", emersi dal colloquio tra i due leader. Si è parlato delle "necessità" che Kiev dovrà affrontare sul campo di battaglia, ha detto la Casa Bianca. Biden ha però annunciato 450 milioni di dollari di nuovi aiuti militari. Nel nuovo pacchetto sono compresi munizioni per i sistemi missilistici Himars e Howitzer forniti dagli Usa, altri missili Javelin, sistemi anti carro e radar per la sorveglianza aerea. In aggiunta, gli Usa forniranno anche altri 10 milioni di dollari per l'emergenza legata alle infrastrutture energetiche ucraine danneggiate dai bombardamenti russi.

Nessun via libera, al momento sulla fornitura Usa dei missili tattici Atacms e dei caccia F-16. "Non ci sono annunci da fare, oggi. Ma c'è stata una buona discussione sulla questione", ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan. Nell'incontro, ha aggiunto, si è parlato anche degli aspetti "politici" del conflitto, compresa la "formula" proposta da Zelesnky, per una "pace sostenibile e duratura".

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