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Alaska, blitz dei bombardieri russi: si alzano i caccia Usa. Tensione alle stelle

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La Russia si mobilita per l'offensiva di primavera in Ucraina e lancia minacciosi avvertimenti all'Occidente. Gli Stati Uniti lunedì 13 febbraio hanno intercettato quattro aerei da guerra russi in prossimità dell’Alaska. Il Norad (North American Aerospace Defense Command) ha riferito di avere rilevato gli aerei russi, compresi dei bombardieri TU-95 BEAR-H e un caccia SU-35, che operavano all’interno della Zona di identificazione di difesa aerea dell’Alaska (Adiz). Gli ufficiali del Norad hanno riferito di avere anticipato le attività russe e di avere rapidamente dispiegato due caccia F-16 per intercettare gli aerei russi. Nell’area sono stati inviato anche due caccia F-35, un E-3 Sentry e due aereo cisterne KC-135 Stratotankers. Il Norad ha sottolineato che l’incidente non è in alcun modo collegabile agli oggetti avvistati e abbattuti nei cieli del Nordamerica la scorsa settimana.

 

Per tutta risposta, il Cremlino ha diffuso la sua versione dell'operazione attraverso i social del ministero della Difesa: "Due aerei portamissili a lungo raggio Tu-160 effettuano un volo di routine sopra le acque neutrali dei mari di Barents e di Norvegia. Il volo è durato più di 13 ore", si legge nel post in cui viene spiegato anche che in precedenza, i due Tu-95MS avevano effettuato un volo di oltre sette ore "sulle acque neutrali del Mare di Bering", tra Russia e Stato Uniti.

 

Episodio, questo, destinato ad far aumentare la tensione tra Usa e Federazione russa mentre i servizi segreti occidentali lanciano allarmi sulle manovre di Vladimir Putin. Secondo il Financial Times la Russia sta ammassando aerei da guerra al confine con l'Ucraina, circostanza che però è stata negata dalle autorità militari di Washington. Non smentita, invece, l'allerta dell'Intelligence della Norvegia che segnala navi da guerra russe con armi nuclei nel Mar Baltico. 

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