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Nicola Procaccini co-presidente gruppo Ecr: puntiamo a condividere il progetto Ue con il Ppe

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L’eurodeputato di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini è il nuovo co-presidente del gruppo Ecr (Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei) insieme al prof Ryszard Legutko. Ecr è aperto all'alleanza "con chiunque condivide i principi fondativi dell'Ue, principi che maggioranze troppo schiacciate a sinistra hanno via deformato. Abbiamo l'ambizioso progetto di condividere anche con il Ppe una visione dell'Ue che sia maggiormente rappresentativa", ha detto ai cronisti l'europarlamentare. Sulla possibilità che una futura maggioranza al Parlamento europeo, nel 2024, possa discostarsi dall'asse S&d-Ppe Procaccini ha commentato: "Sì, credo che proprio sul Green Deal sia possibile farlo, proponendo un altro tipo di ecologia". "Si tratta di una visione che pensiamo sia anche dei nostri concittadini perché non credo che nessuno di loro abbia mai votato per un cedimento di sovranità così totale come quello che si chiede oggi alle nazioni europee", ha spiegato il neo co-presidente di Ecr. 

 

Procaccini ha sottolineato la volontà di condividere una visione "anche e non solo con il Ppe". Può valere lo stesso anche per il gruppo di Identità e Democrazia? Procaccini ha spiegato che "con alcune parti come la Lega, siamo alleati già al governo. Noi puntiamo ad una visione, ad un progetto che difenda i valori fondativi dell'Ue" e che respinga "il progetto di un super-Stato europeo", idea della sinistra. "Noi siamo contro questo e qui siamo aperti all'alleanza con chiunque condivide" questa posizione. L'eurodeputato si è detto "orgoglioso e anche un po' emozionato di ricoprire il ruolo di co-presidente di Ecr" e ha tributato un omaggio al suo predecessore Raffaele Fitto:. "La sua è un'eredità difficile perché ha saputo costruire qui una credibilità attorno al progetto di Ecr di cui ovviamente mi avvantaggio e che cercherò di portare avanti nel migliore dei modi". Infine il ringraziamento a Giorgia Meloni: "In qualche modo c'è anche il suo benestare affinché io potessi ricoprire questo ruolo".

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