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Bielorussia, parte l'ordine dalla Francia e scatta la fuga. Cosa sta succedendo

Angela Bruni
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Il ministero degli Affari Esteri francese ha invitato i connazionali in Bielorussia a lasciare «immediatamente» il Paese. La guerra in Ucraina sta salendo di tensione e a breve potrebbero non essere più in grado di andarsene. «Usate auto, treni, bus perché lo spazio aereo di Minsk è chiuso. Partite senza indugio su strada attraverso Lituania, Polonia e Lettonia», consigliano i funzionari del Quai d’Orsay. «Putin non si prepara per la pace e lancia nuove offensive, quindi dobbiamo continuare a fornire all’Ucraina quanto le serve per vincere», ha affermato il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg alla vigilia della riunione dei ministri della Difesa alleati. Occasione, ha aggiunto, per affrontare le necessità urgenti di Kiev che riguardano la logistica, le munizioni, i combustibili e i pezzi di ricambio dei mezzi militari «che devono arrivare prima che Mosca prenda iniziative sul campo». «Sono assolutamente fiducioso che l’Italia rimarrà un forte sostenitore dell’impegno della Nato per l’Ucraina», ha sottolineato il Segretario generale della Nato. Anche perché «l’Italia capisce, così come gli altri alleati, che si tratta anche della nostra sicurezza». L’Italia, ha ricordato Stoltenberg, «ha fornito sostegno significativo all’Ucraina».

Il Segretario generale ha anche precisato di «accogliere positivamente» la cooperazione fra Italia e Francia per consegnare all’Ucraina sistemi di difesa aerea Samp-T. I ministri della Difesa della Nato discuteranno, anche nella riunione dei prossimi giorni, come aumentare il supporto a Bosnia Erzegovina, Georgia e Moldavia, «tre partner di valore della Nato che affrontano minacce russe». Ieri intanto l’Ucraina ha contestato la rivendicazione di Mosca secondo cui l’Armata Rossa avrebbe catturato il villaggio di Krasna Hora, nei pressi di Bakhmut. «Non è vero - ha detto Serhii Cherevatyi, portavoce delle forze armate di Kiev- Ci sono battaglie in corso, è sotto il nostro controllo».

I russi hanno condotto 85 attacchi a Bakhmut e ci sono stati 33 scontri tra i due eserciti. Il ministero della Difesa ha assicurato che «la battaglia per Bakhmut continua». Mentre la Germania non intende inviare jet militari all’Ucraina. Lo ha ribadito in serata il ministro tedesco degli Esteri Annalena Baerbock. «Non c’è un dibattito su questo argomento», ha dichiarato dopo aver incontrato il suo omologo finlandese Pekka Olavi Haavisto. Nel frattempo la Nato ha già aumentato la presenza militare in Polonia, Romania, Slovacchia e negli altri Paesi dell’Europa dell’Est per evitare un’escalation del conflitto oltre l’Ucraina.

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