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Ucraina, report svela le perdite russe: "Distrutta la metà dei carri armati"

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L'invio a Kiev dei carri armati tecnologicamente più avanzati da parte di Usa e Germania, gli Abrams e i Leopard 2, può davvero cambiare il corso della guerra in Ucraina. Questo anche a causa dello stato delle armi pesanti dell'esercito di Vladimir Putin. La Russia, infatti ha potenzialmente perso fino alla metà di tutta la sua flotta di  carri armati operativi dall’inizio della guerra in Ucraina. È quanto risulta dalle informazioni raccolte dal gruppo di monitoraggio Oryx, secondo quanto riporta la Cnn. L'organismo ha raccolto prove visive delle perdite di equipaggiamenti militare in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio 2022, e questa settimana  ha riferito di aver verificato la perdita di mille carri armati russi durante l'intero conflitto, aggiungendo che 544 tank russi sono stati catturati dalle forze ucraine, 79 danneggiati e 65 abbandonati.

 

Questo bilancio, inoltre, non include le perdite che Oryx non è stato in grado di confermare visivamente, ha dichiarato Jakub Janovsky, un analista militare che contribuisce al blog del gruppo, stimando che il bilancio effettivo potrebbe essere più vicino alle 2mila unità. "La Russia ha iniziato la guerra con circa 3mila carri armati operativi, quindi c’è una buona probabilità che la Russia abbia perso la metà dei suoi"mezzi utilizzabili, ha detto Janovsky, citato da Cnn. 

 

Sul tema è intervenuto anche Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo. "La Russia ha in programma la costruzione e l’ammodernamento di migliaia di carri armati", mentre l’Ucraina "implora per avere armi dall’estero", ha detto l'ex presidente secondo quanto riporta la Tass. "Ieri, come sappiamo, il nostro avversario chiedeva, implorando, aerei, missili, carri armati mentre era all’estero. Cosa dobbiamo fare in risposta: è chiaro che in questo caso è naturale per noi aumentare la produzione di vari tipi di armi ed equipaggiamenti militari, compresi i carri armati moderni", ha detto Medvedev durante una visita a Omsk. "Stiamo parlando della produzione e dell’ammodernamento di migliaia di carri armati", ha proseguito Medvedev, sottolineando che questo compito deriva dalle decisioni prese da Putin. 

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