Ucraina, la Cina mostra i muscoli agli Usa: guerra sempre più vicina
La tensione tra i due giganti mondiali cresce sempre di più, con Taiwan e la guerra in Ucraina al centro della contesa. La Cina ha avvertito gli Stati Uniti che non accetterà «ricatti infondati» e che non starà seduta a guardare gli Stati Uniti «danneggiare irragionevolmente i diritti e gli interessi legittimi delle società cinesi». Parole e musica della portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning, in risposta a una domanda sulle accuse di Washington ad alcuni gruppi statali cinesi di sostegno alla Russia nel conflitto ucraino. «Invece di riflettere su ciò che hanno fatto, gli Stati Uniti nutrono sospetti e accuse infondati contro la Cina», ha sottolineato la portavoce. «Non accettiamo tali ricatti infondati, né staremo seduti a guardare gli Stati Uniti danneggiare irragionevolmente i diritti e gli interessi legittimi delle società cinesi».
In arrivo un'altra guerra globale: la profezia del generale Usa è catastrofica
«Se gli Stati Uniti vogliono che la crisi ucraina finisca il prima possibile dovrebbero smettere di inviare armi e raccogliere i frutti della guerra» l’altra borda di Ning. «È necessario promuovere quanto prima un allentamento della situazione in modo responsabile e creare un ambiente e condizioni favorevoli e necessari affinché le parti interessate possano negoziare pacificamente», ha proseguito la portavoce, che ha definito gli Usa «il più grande promotore della crisi in Ucraina» che, con l’invio di armi aumentano «costantemente la durata e l’intensità del conflitto».
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La settimana scorsa, fonti dell’amministrazione statunitense avevano dichiarato che gli Usa avevano determinato che alcune aziende cinesi fornivano assistenza di tipo «non letale» alla Russia nella guerra in Ucraina, e nei giorni scorsi gli Stati Uniti hanno deciso di imporre sanzioni al Changsha Tianyi Space Science and Technology Research Institute - noto anche come Spacety China, con uffici a Pechino e in Lussemburgo - accusato di avere fornito immagini satellitari dell’Ucraina ai mercenari russi del gruppo Wagner.