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Missili a lungo raggio all'Ucraina, il grido di Zelensky: "Per fermare il terrore russo"

Mentre Mosca torna ad attaccare l'Italia dall'Ucraina arriva l'ennesimo grido di allarme per continuare a difendersi da Putin: Kiev ha bisogno di missili a lungo raggio, per fermare il "terrore russo". Lo dice chiaramente nel suo messaggio serale il presidente Volodymyr Zelensky dove lancia un nuovo appello sull'invio di armi a Kiev. "L'Ucraina ha bisogno di missili a lungo raggio per impedire agli occupanti di posizionare i loro lanciamissili lontano dalla linea del fronte e con essi distruggere le città ucraine", ha spiegato il leader ucraino.

Kiev continua a premere per nuovi e più potenti armamenti, in vista di un'offensiva russa per il primo anniversario della guerra. "Non è un segreto che si stiano preparando per una nuova ondata entro il 24 febbraio, come dicono loro stessi", ha rimarcato Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina. Secondo l'ambasciatore di Kiev in Francia, i Paesi occidentali consegneranno più di 300 carri armati all'Ucraina, e il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak ha reso noto che i negoziati sul trasferimento a Kiev di caccia e missili a lungo raggio sono in corso con i partner, nonostante alcune resistenze, e "procedono a un ritmo accelerato". Kiev non potrà contare, invece, sul supporto del Brasile. Il presidente Lula ha respinto una richiesta del governo tedesco di fornire munizioni per i carri armati che saranno inviati da Berlino, secondo i media brasiliani per la volontà di mantenere la neutralità nel conflitto e non provocare la Russia.

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