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Qatargate, Giorgi e Figà-Talamanca restano in carcere a Bruxelles

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Qatargate, arriva un altro capitolo nella tortuosa vicenda dei casi di corruzione all'interno del Parlamento europeo. Francesco Giorgi e Niccolò Figà-Talamanca dovranno rimanere in carcere. Lo hanno deciso i giudici del tribunale di Bruxelles al termine dell’udienza. Lo comunica la Procura federale belga in una nota. Nella sua ordinanza, la Camera di Consiglio ha confermato la carcerazione preventiva dei due indagati. Francesco Giorgi e Niccolò Figà-Talamanca erano comparsi davanti alla Camera di Consiglio del tribunale di prima istanza di Bruxelles. Se questa decisione viene impugnata entro 24 ore, le persone interessate compariranno presso la Corte d’Appello di Bruxelles entro quindici giorni, scrive la Procura.

 

 

 

Intanto non si placano i veleni attorno agli altri protagonisti della vicenda. L’eurodeputato polacco del Pis (gruppo Ecr) Jacek Saryusz-Wolski ha «diffamato pubblicamente» l’ex vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili, affermando che la politica greca sarebbe stata sorvegliata dai servizi segreti di due Stati Ue per «rapporti con Mosca», che sarebbero stati «retribuiti». Lo dice l’avvocato greco di Kaili, Mikhalis Dimitrakopoulos, in una nota.  «Dopo il fiasco dei dati falsi, che avrebbero mostrato i trasferimenti ai conti personali di Kaili a Panama - spiega Dimitrakopoulos - una nuova "bomba" di menzogne "scuote" il Parlamento Europeo. L’eurodeputato polacco Saryusz-Wolski ha pubblicamente diffamato Kaili, dicendo che "era sorvegliata dai servizi segreti di due Paesi Ue per rapporti pagati con Mosca". Si tratta di affermazioni false e calunniose che costituiscono un attacco brutale contro la persona di Eva Kaili. Kaili porterà tutto questo in Tribunale». L’eurodeputato polacco Saryusz-Wolski ha fatto le affermazioni riguardanti Kaili in una trasmissione tv, W Punkt, trasmessa lunedì scorso dall’emittente polacca Telewizja Republica, riporta il sito di informazioni belga Sudinfo.

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