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Russia, Putin teme Prigozhin e la Wagner: il piano per evitare il rovesciamento
Valery Gerasimov al posto di Sergey Surovikin. Alla guida delle forze armate della Russia impegnate in quella che il Cremlino continua a chiamare “operazione militare speciale” in Ucraina è andato in scena un avvicendamento, con una strategia ben precisa di Vladimir Putin dietro tale mossa, giudicata da molti sorprendente. Surovikin, insediatosi appena tre mesi fa nel nuovo ruolo, è una delle ultime “vittime” della guerra interna a Mosca, con lo Zar che cerca di resistere alle numerose spinte che arrivano da chi lo vuole rovesciare. In primis quella di Evgeny Prigozhin, fondatore del gruppo Wagner, milizia privata impegnata nel territorio di Kiev.
Come riferisce La Stampa la sua ascesa spaventa Putin che ha scelto di schierarsi con il fronte opposto a quello del numero uno dei Wagner, ovvero quello che vede come leader lo stesso Gerasimov e Sergej Shoigu, di cui si vociferava un possibile addio. Prigozhin è apparso in numerosi video mentre si reca al fronte di guerra e inoltre ha condiviso un filmato in cui i miliziani usano parole irripetibili nei confronti di Gerasimov, comandante supremo delle forze armate, per la mancanza di munizioni. E quindi, nonostante i successi della Wagner sul campo, Putin ha optato per altri uomini rispetto a quello più in vista e da molti russi considerato il vero signore della guerra.
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“Nello scontro tra i falchi e gli ancora più falchi, Putin a sorpresa ha scommesso sui primi, forse spaventato dal potere sproporzionato che stavano assumendo personaggi sinistri come Prigozhin, famoso per giustiziare i ‘traditori’ dei Wagner a martellate” l’analisi del quotidiano, che riferisce poi la ricostruzione di Dara Massicot della Rand Corporation che crede che Surovikin sia stato messo da parte da ruoli di primo piano per aver fornito a Putin “valutazioni più realistiche sull'andamento della guerra”. Impossibile escludere un futuro rimescolamento: Putin pensa a salvare la sua poltrona più di ogni altra cosa.