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Brasile, le chat inguaiano i bolsonaristi: "Venite alla festa, c'è il tiro a segno"

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Una festa alla quale era meglio non portare i bambini perché si farà tiro a segno. Nelle chat dei partecipanti all'assalto ai palazzi del potere di Brasilia emergono messaggi in codice che gli inquirenti stanno usando per ricostruire le reali intenzioni dei manifestanti, sostenitori dell'ex presidente Jair Bolsonaro. 

 

I segnali che ci sarebbe stato qualcosa di grosso erano tutti online, anche sui social. Secondo quanto ricostruito da Repubblica, i manifestanti hanno organizzato il blitz al Parlamento brasiliano e alle sedi presidenziali e del governo riferendosi a un “viaggio in spiaggia a Brasilia” per andare alla "festa di Selma".  "Selma - riporta Repubblica - non ha invitato bambini e anziani, soltanto adulti che vogliono partecipare ai giochi: tiro a segno, guardie e ladri, il ballo della sedia...", scrivono nella chat che sembra far riferimento alla possibilità di scontri a fuoco con le forze dell'ordine. Inoltre "è importante che ognuno pensi alla propria igiene personale, quindi portatevi la maschera così che non vi brucino gli occhi per la torta al peperoncino..." scrivevano nelle chat alcune delle quali, tuttavia, erano molto più esplicite: "Conquistiamo il Congresso, il Tribunale federale e il Palazzo di Planalto. Blocchiamo le strade e rendiamo inutilizzabili le raffinerie e gli aeroporti".

 

Conversazioni che sarebbero state utili per bloccare sul nascere l'iniziativa, ma che ora serviranno a registrare le accuse nei confronti degli arrestati. Degli oltre 1.200 fermati domenica, restano in carcere almeno 763 bolsonaristi, di cui l’amministrazione penitenziaria di Brasilia ha pubblicato i nomi, ma non è chiaro se si tratta della totalità delle persone ora in carcere. Almeno 1500 persone sono state arrestate durante l’assalto e quando sono stati sgomberati gli accampamenti dei manifestanti bolsonaristi. Circa 600 persone sono state poi rilasciate perché oltre i 65 anni, madri di bambini piccoli o con problemi di salute.

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